Apprendiamo dalla stampa il parere favorevole espresso da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici di Messina in merito al progetto del ponte sullo stretto.
Il Partito della Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra si chiede come sia possibile che una finta opera giudicata disastrosa e nociva da innumerevoli esperti dei più disparati settori e da qualsiasi associazione ambientalista possa essere ritenuta conforme “ai contenuti normativi e ai principi di tutela paesaggistica”.
Constatando che il progetto del ponte si presenta intrinsecamente in contrasto con il parere sopracitato poniamo questa legittima domanda: E’ una valutazione tecnica o piuttosto una scelta dettata da opportunità politica? Dato che il ponte si presenta già oggi come un disastro ambientale ed economico annunciato, oltre che come la più grande incompiuta della storia, crediamo sia inopportuno e sconveniente da parte delle istituzioni continuare a foraggiare una macchina mangia soldi che ad oggi rappresenta solo un lauto pasto per la borghesia mafiosa locale ed internazionale. Come PRC-FdS chiediamo si ponga fine a questa truffa utile solo al fatturato di pochi per pensare ai reali bisogni della popolazione.
Gianluca Pini, Segreteria provinciale – Partito della Rifondazione Comunista (FdS)