Dichiarazione di Luca Cangemi, segretario regionale di Rifondazione Comunista
Le mobiltazioni che si sono realizzate in Sicilia, in occasione della giornata mondiale per il diritto allo studio, rappresentano un fondamentale momento della protesta delle giovani generazioni contro le scelte operate dal governo in materia di istruzione e ricerca. Scelte che hanno già comportato prezzi altissimi in termini di discriminazione all’accesso agli studi e di dequalificazione dei processi formativi, mentre si rinnova l’oltraggio dei finanziamenti alle scuole ed alle università private. La Sicilia ed il mezzogiorno hanno pagato un tributo pesantissimo sull’altare di politiche miopi e restrittive: colpire scuola, università e ricerca significa perdere migliaia di posti di lavoro, colpire elementi essenziali di coesione sociale, azzerare le precondizioni delo sviluppo, incrementare il flusso dell’emigrazione intellettuale. In questa difficile fase del Paese la voce delle nuove generazioni è essenziale, per realizzare un autentico cambio di rotta e riportare la valorizzazione del sapere al centro dell’attenzione, come elemento decisivo per un futuro migliore.