I Giovani Comunisti di tutta la Sicilia erano presenti giorno 5 dicembre al “No B Day” a Roma per manifestare pacificamente (come sempre) il proprio dissenso al governo Berlusconi e al berlusconismo.
In un paese che sprofonda sempre più in un regime mediatico ci riteniamo offesi dalla prima pagina del 6 dicembre 2009 del quotidiano Il Giornale diretto da Vittorio Feltri.
L’occhiello del titolo principale è una pugnalata: «In piazza gli amici di Spatuzza» che collega i partecipanti al No B Day al noto mafioso ora collaboratore di Giustizia.
L’editoriale poi chiosa: «Duecentomila persone in San Giovanni a Roma sono inconsapevolmente (ci auguriamo) diventate picciotti, gaudiosi complici del delatore- teologo-pluriomicida accusatore svanito del presidente del Consiglio». Essendo stati presenti alla protesta di Piazza San Giovanni, siamo profondamente feriti.
Noi non abbiamo nulla in comune con l’esecutore materiale degli omicidi di Don Puglisi, di Giuseppe e Salvatore di Peri, di Marcello Drago, di Domingo Buscetta, di Salvatore Buscemi e, soprattutto, di Giuseppe Di Matteo. Né tantomeno abbiamo a che fare con l’uomo che si è autoaccusato di aver posizionato l’autobomba che ha eliminato Paolo Borsellino e la sua scorta.
Il codice penale prevede all’art. 595 il delitto di diffamazione (con l’aggravante dell’utilizzo del mezzo stampa), reato a cui il dott. Feltri è molto familiare viste le sue numerose esperienze da imputato.
I GC Sicilia adiranno le vie legali per avere una rettifica di tali dichiarazioni. Il risarcimento danni che otterremo sarà intermente devolute alle vittime di Mafia