Una numerosa assemblea si è riunita a Catania, presso il GAPA di San Cristoforo, per discutere della necessità di una presenza alle prossime elezioni regionali di una presenza della sinistra, radicalmente alternativa al Partito Democratico, occasione per ricostruire uno spazio politico di una sinistra degna di questo nome ben oltre l’appuntamento elettorale.
Un’ assemblea forte dell’impegno espresso nella grande battaglia referendaria contro il tentativo renziano di distruggere la Costituzione, rappresentativa delle lotte per il lavoro, l’ambiente e la scuola pubblica, di esperienze associative e culturali, sindacali, di organizzazioni politiche (Altra Europa, Azione Civile, PCI, Possibile, PRC, Risorgimento Socialista, Sinistra Anticapitalistica) e di quelle ancora in ascolto ma interessate a un percorso comune.
L’incontro ha confermato la necessità di un percorso partecipato e aperto che porti alla costruzione di un programma e di una lista capace di indicare la prospettiva di un’altra Sicilia fondata su una scelta di pace, su un lavoro affrancato dalla precarietà e fondato sui principi della riconversione ecologica, sui diritti, sull’accoglienza. Una prospettiva che denunci i patti trasversali, la subalternità ai poteri forti, le collusioni con il sistema affaristico-mafioso.
Questo percorso, che parte dall’appello lanciato il 25 Aprile, nasce e si sviluppa in forma autonoma ma condivide la grande attesa per un processo nazionale unitario e plurale della sinistra che ha sollevato forte interesse per l’appuntamento del Brancaccio. Un processo che deve continuare, superando i problemi e garantendo ad ogni soggettività politica e ad ogni esperienza sociale pari dignità e riconoscimento.
Alla fine dell’assemblea è stato designato un coordinamento operativo, che vedrà la partecipazione di tutti i gruppi diffusi sul territorio e che lavorerà ai prossimi impegni in particolare: alla diffusione di assemblee territoriali e alla preparazione di un grande appuntamento regionale (che si propone di tenere il 23 luglio) che definisca il programma individuando dieci priorità e promuova un metodo partecipativo di costruzione dal basso delle candidature con una rosa di nomi per il governo della regione siciliana che vengano espressi dai territori.
L’incontro ha confermato la necessità di un percorso partecipato e aperto che porti alla costruzione di un programma e di una lista capace di indicare la prospettiva di un’altra Sicilia fondata su una scelta di pace, su un lavoro affrancato dalla precarietà e fondato sui principi della riconversione ecologica, sui diritti, sull’accoglienza. Una prospettiva che denunci i patti trasversali, la subalternità ai poteri forti, le collusioni con il sistema affaristico-mafioso.
Questo percorso, che parte dall’appello lanciato il 25 Aprile, nasce e si sviluppa in forma autonoma ma condivide la grande attesa per un processo nazionale unitario e plurale della sinistra che ha sollevato forte interesse per l’appuntamento del Brancaccio. Un processo che deve continuare, superando i problemi e garantendo ad ogni soggettività politica e ad ogni esperienza sociale pari dignità e riconoscimento.
Alla fine dell’assemblea è stato designato un coordinamento operativo, che vedrà la partecipazione di tutti i gruppi diffusi sul territorio e che lavorerà ai prossimi impegni in particolare: alla diffusione di assemblee territoriali e alla preparazione di un grande appuntamento regionale (che si propone di tenere il 23 luglio) che definisca il programma individuando dieci priorità e promuova un metodo partecipativo di costruzione dal basso delle candidature con una rosa di nomi per il governo della regione siciliana che vengano espressi dai territori.