O.d.g. approvato all’ all’unanimità dal Comitato politico regionale del Prc Sicilia. Enna, 17 maggio 2015.
Consideriamo un passaggio rilevante le mobilitazioni contro la Cattiva Scuola di Renzi: esse amplificano il segno antiliberista delle lotte diffuse nei territori contro la precarizzazione del lavoro dipendente e contro la desertificazione produttiva. Il Prc è impegnato per la loro generalizzazione e unificazione. Alla sfida antisociale e antidemocratica del governo e del Pd occorre rispondere rompendo la filosofia dell’austerità con l’obiettivo di invertire i processi politici ed economici. Dalla scuola alla sanità, dai trasporti al reddito minimo garantito, dalla difesa della Costituzione alla promozione dei diritti sociali e civili, dal no al Muos, alla militarizzazione dell’isola, alla sua cementificazione, alle trivellazioni: su questi terreni operiamo per affermare l’alternativa del bene comune, per una crescita centrata sulla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, della terra. E’ decisivo, in tale contesto, rilanciare l’opposizione al governo Crocetta-Montante, per porre fine ai disastri che va producendo il dominio di Confindustria e dei ceti politici ad essa collegati, contro l’appropriazione indebita delle risorse pubbliche, gli interessi privatistici, i comitati d’affare. E, contestualmente, denunciare il tentativo del governo nazionale di procedere attraverso commissariamenti che vanificano controlli e diritto all’autogoverno. Per il Prc Sicilia, dopo l’incriminazione per mafia e corruzione di esponenti di primo piano dell’imprenditoria isolana, che sono anche dirigenti delle loro associazioni di categoria in Confindustria e in Confcommercio, diventa essenziale promuovere un aggiornamento della riflessione sullo stato della lotta alla mafia in Sicilia e nel Sud, il suo uso strumentale, rituale e istituzionale. La promozione di una coalizione sociale antiliberista non può non assumere il segno di una alternativa collegata agli ideali della sinistra, contrapposta senza ambiguità al trasformismo, al populismo, alla demagogia. Una alternativa che deve rifiutare la scorciatoia della subalternità, della delega a figure carismatiche, della personalizzazione della politica. In tale contesto l’esperimento di Sottosopra, caratterizzato finora da forti limiti nella definizione indistinta degli interlocutori, in una gestione smaccatamente di parte, nella rimozione del progetto de l’Altra Europa, che per noi rimane centrale e vincolante, va agito con chiarezza e con spirito costruttivo. Il Prc Sicilia opera per un soggetto unitario e plurale di sinistra, contro il riciclaggio dei ceti politici, per una alternativa sociale e politica che sconfigga le tendenze autoritarie e trasformiste avviate con la elezione diretta dei sindaci.