Dichiarazione di Luca Cangemi, segretario del Circolo PRC Olga Benario
L’anno scolastico che si sta per aprire rischia di essere molto difficile per gli alunni disabili, per le loro famiglie, per l’intero mondo della scuola che ha nell’integrazione una delle sue finalità fondamentali.
Secondo una linea di tendenza, che si è ormai affermata da tempo, assistiamo, infatti, a una pesante riduzione delle risorse destinate all’integrazione degli alunni con disabilità.
Il monte ore dell’insegnamento di sostegno, in ogni ordine di scuola, è significativamente ridotto dal ministero ed è lontanissimo dalle esigenze avanzate dai singoli istituti della provincia di Catania.
Questo concretamente significherà l’interruzione di percorsi, anche molto delicati, d’integrazione, già avviati, l’assegnazione a molti alunni con disabilità di un numero di ore d’insegnamento di sostegno del tutto
insufficiente, una generale difficoltà d’intere classi e istituti a svolgere serenamente l’attività didattica.
Come sempre saranno le istituzioni scolastiche delle aree più disagiate a subire i colpi più duri.
Gravi saranno anche le conseguenze occupazionali nel vasto mondo del precariato della scuola, che ha assicurato in questi anni la copertura di una consistente quota dei posti di sostegno.
Anche rispetto alle competenze degli enti locali non mancano le preoccupazioni. E’ in particolare sulla questione degli assistenti igienico personali che si addensano nubi. Già negli anni scorsi i lavoratori e le
lavoratrici che assolvono questo delicato compito di assistenza di alunni con gravi patologie, hanno operato in una condizione insostenibile, con mesi di ritardo nel pagamento delle retribuzioni. Nell’anno scolastico che si sta per aprire, c’è il rischio di una copertura inadeguata di esigenze essenziali. La lettera della provincia, in piena estate, che rimanda il problema agli istituti certo non annuncia novità positive.
E’ quindi necessaria di fronte a questa situazione-conclude Cangemi- un forte impegno in difesa del diritto allo studio delle persone con disabilità, in difesa del diritto al lavoro dei precari, in difesa della scuola pubblica. Un impegno di lotta sociale ma anche di promozione d’iniziative legali che pongano il ministero e gli Enti Locali, come già accaduto in diverse occasioni in passato, di fronte alle proprie responsabilità.