L’agricoltura della Sicilia e del mezzogiorno subisce un ulteriore colpo da parte del governo, attento solo agli interessi dei grandi poteri e condizionato sempre più dall’azione di lobbismo territoriale della Lega Nord. L’accordo italo egiziano del 20 maggio scorso, presentato da Berlusconi in persona, prevede il varo della linea veloce merci/passeggeri Alessandria d’Egitto – Venezia. Il servizio sarà fatto dalla società di navigazione Visemar e sarà dedicato in primo luogo al trasporto di prodotti deperibili ad alto valore aggiunto, come l’ortofrutta.
Ovviamente il porto di Venezia sarà attrezzato con un terminal del fresco dedicato alla linea. I prodotti trasportati sicuramente saranno quelli dei Green Corridor (i famosi accordi che prevedevano enormi distese di produzione ortofrutticola nella regione della Nubaria in Egitto) voluti dall’allora ministro dell’agricoltura Alemanno.
Quest’accordo colpisce ulteriormente  le nostre produzioni , proseguendo in una devastante opera di indebolimento dell’agricoltura che, nella fascia trasformata ed in altre importanti aree della Sicilia rappresenta l’architrave dell’ economia del territori ed un settore dalle grandi potenzialità tradite. I danni civili e sociali sono enormi. Ma c’è di più, la rotta Alessandria d’ Egitto – Venezia archivia le chiacchiere sul ruolo futuro dell’isola, come piattaforma commerciale dei prodotti agricoli. I centri di potere del Nord, che non a caso si tengono ben stretto il ministero dell’agricoltura, dimostrano di volersi giocare in proprio la partita economica con la sponda sud del Mediterraneo, sfruttando la subalternità e la miopia strategica delle classi dirigenti meridionali e siciliane.

Solo una grande ripresa della mobilitazione del mondo agricolo e una nuova capacità di leggere i processi che avvengono, possono offrire una prospettiva diversa e migliore.

Luca Cangemi, Segretario regionale PRC