“Rifondazione comunista  è accanto ai lavoratori  dello stabilimento Fiat  e dell’indotto di Termini Imerese, dell’ Italtel di Carini che  manifestano davanti alla sede dell’Assemblea regionale siciliana” ha dichiarato Luca Cangemi, segretario siciliano del PRC.
“La situazione è drammatica l’azzeramento delle presenze industriali più significative in Sicilia, prosegue senza sosta. Il governo nazionale e regionale  si accodano alle più gravi  scelte padronali, senza  provare a fermare il ciclo delle chiusure. Le conseguenze non sono solo drammatiche sul piano occupazionale immediato, ma rischiano di essere irreversibili rispetto al futuro produttivo, disperdendo preziosi nuclei di professionalità e cultura industriale” continua il segretario regionale del PRC.
“Le dichiarazioni di Marchionne hanno assunto toni e contenuti che dimostrano una gravissima irresponsabiltà sociale e democratica. La FIAT è fuoriuscita dall’Europa per diventare americana, non solo sul piano delle strategie ma anche su quello della cultura delle relazioni sociali.
Bisogna prendere atto di questo e prepararsi ad una lotta aspra e  lunga, unificando le vertenze, facendo della Sicilia un banco di prova della politica industriale del paese. La prima questione da mettere sul tavolo, come ha detto giustamente la FIOM siciliana, è il fiume di denaro pubblico che è affluito e continua ad affluire nelle casse di Marchionne. Per le sue azione e per le sue provocazioni è necessario che LA FIAT inizi, da subito, a pagare un prezzo consistente” conclude Cangemi.