Rifondazione Comunista è vicina alle maestranze di Fincantieri di Palermo – dichiara Franco Ingrillì segretario provinciale di Rifondazione Comunista – che domani venerdì 6 dicembre hanno indetto uno sciopero, sacrificando 8 ore del loro stipendio, per tentare di portare il Presidente Crocetta a tenere fede agli impegni presi diverso tempo addietro circa la costruzione di un bacino galleggiante da 100 mila tonnellate.
Ricordiamo – continua l’esponente politico – che sono passati più di 4 mesi da quando è stato siglato un accordo tra i i vertici Fincantieri, le rappresentanze sindacali e il Presidente Crocetta che prevede da parte della Regione uno stanziamento di 52 milioni di euro provenienti dai fondi FAS e un investimento da parte di Fincantieri di 40 milioni di euro, per la costruzione di un bacino galleggiante che nei fatti permetterebbe il reintegro di tutti i lavoratori del cantiere navale di Palermo che al momento sono in cassa integrazione, oltre agli evidenti benefici sempre in termini lavorativi che si avrebbe sull’indotto. Il Presidente della Regione e l’Assessore alle Attività Produttive, Linda Vaccheri, hanno il dovere politico e morale – conclude Ingrillì – di convocare immediatamente un incontro con Fincantieri per stabilire la messa in opera dei lavori. La crisi di lavoro in questa città è troppo grave per permetterci ancora la latitanza dei vertici della Regione.