Un’ormai tristemente consolidata prassi delle amministrazioni comunali catanesi fa sì che in piena estate ed in sordina i cittadini ricevano gli avvisi di pagamento per la tassa sui rifiuti solidi urbani, con importi sempre più consistenti.
E nonostante le incertezze sulla Tares, la nuova imposta sui rifiuti, anche quest’anno, il primo giorno utile previsto per la riscossione, il Comune di Catania ha inviato comunque gli avvisi di pagamento per ben due rate, riservandosi il calcolo dell’ultima rata a fine anno.
La vicenda Tarsu a Catania ha un pregresso davvero spiacevole: le tariffe, dal 2004 al 2011, hanno avuto incrementi superiori al 100%; al raddoppio non è corrisposto alcun miglioramento del servizio di raccolta e differenziazione dei rifiuti solidi urbani e gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti indifferenziati non sono stati raggiunti, con la conseguenza di ulteriori rincari per pagare le sanzioni dell’UE.
Le statistiche nazionali disponibili mostrano che i comuni con una percentuale di raccolta differenziata superiore al 60% sono anche quelli che applicano le più basse tariffe. A Catania, invece, agli aumenti e all’inefficienza del servizio si è finora accompagnata un’assenza assoluta di trasparenza nel procedimento amministrativo di imposizione fiscale: a differenza di tutti i maggiori comuni italiani, il Comune di Catania, con le sue precedenti amministrazioni, non ha mai reso pubblico il regolamento sulla Tarsu, non sono stabiliti meccanismi premiali per chi differenzia di più, non sono individuate le categorie che avrebbero diritto ad agevolazioni, esenzioni ed esclusioni, non vi sono interventi volti ad alleggerire il carico tributario per i cittadini che risentono maggiormente della pesantissima crisi economica che attraversa il nostro territorio.
Lo scorso anno, il circolo città futura ha raccolto migliaia di firme per questi obiettivi, ovviamente disattesi dalla precedente amministrazione.
Oggi, il circolo città futura chiede al Comune di Catania:
– di sospendere i pagamenti della Tares
– di predisporre un regolamento trasparente che preveda un dispositivo premiale legato alla raccolta differenziata ed una serie di agevolazioni per cittadini che si trovino, stabilmente o provvisoriamente, in disagiata condizione economica
– di mettere in atto in tempi brevi le tappe della strategia “rifiuti zero”, in modo da ridurre costi ed impatto ambientale.
Circolo PRC Città Futura