Dichiarazione di Paolo Ferrero, Segretario nazionale PRC-SE
“Il decreto anti-crisi è incostituzionale perche’ di fatto funziona come un’amnistia per chi ha commesso reati anche gravi”. A dirlo e’ Paolo Ferrero, nel corso del sit-in organizzato da Rifondazione Comunista davanti alla Camera. Il leader di Rifondazione comunista sottolinea che il dl su cui il governo ha posto la fiducia “rimette le tasse ai terremotati, aumenta l’eta’ pensionistica per le donne, e fa uno sconto a evasori fiscali, spacciatori di droga e trafficanti di armi che vogliano far rientrare in Italia i capitali guadagnati illecitamente. E’ quindi un favore ai ricchi e ai ladri, e va contro terremotati e lavoratori”.
Oltre a questo, aggiunge Ferrero, il decreto configura una vera e propria amnistia. “Teoricamente prevede che ogni tipo di capitale sconosciuto al fisco possa rientrare in Italia, indipendentemente dalla provenienza. Potranno goderne quindi anche capitali frutto di attivita’ illecite, come lo spaccio di droga e il traffico di armi. L’unica condizione posta e’ il pagamento di una tangente dell’1 per cento allo Stato. Di fatto, si tratta di un riciclaggio di Stato”.
La norma prevede inoltre che chi ricorra alla procedura prevista dal decreto “non sia più perseguibile in ordine alla provenienza del capitale ‘condonato’. Quindi se il capitale viene da un reato – dice ancora Ferrero – chi lo ha commesso non è più perseguibile: una vera e propria amnistia mascherata, fatta in spregio alla Costituzione, che prescrive un iter rinforzato con maggioranza qualificata per i provvedimenti di amnistia”.