Enna. Carmelo Albanese del coordinamento nazionale Giovani Comunisti in merito all’aumento delle tasse dell’Università Kore di Enna non ci sta alle risposte dei vertici universitari e rilancia:
“La recente presa di posizione di Cataldo Salerno e del rettore Andò in merito alle polemiche sull’aumento delle tasse all’Università Kore è altamente chiarificatrice. Il ragionamento di costoro, infatti, si basa sull’assunto, espletato in più passaggi, che l’Ateneo ennese è a tutti gli effetti annoverabile tra le Università private e, come tale, deve muoversi all’interno di uno schema mercantile che non tiene e non può tenere conto delle condizioni reali di reddito degli studenti e delle loro famiglie ma esclusivamente delle ragioni dell’azienda Kore (è il mercato bellezza!). Ciò è particolarmente evidente nella spiegazione dell’aumento delle tasse a Psicologia, quando i due sostengono che per calmierare le iscrizioni hanno dovuto aumentare le tasse. In sostanza Salerno e Andò portano avanti un ragionamento aberrante che farebbe rivoltare nella tomba non un pericoloso comunista, ma una figura straordinaria del cattolicesimo italiano come Don Milani. Essi infatti prefigurano una università d’altri tempi, quella in cui la selezione non avviene in base alla preparazione e alla voglia di apprendere ma viene decisa dai dirigenti dell’azienda Kore sulla base, di fatto, delle possibilità economiche. Una università di classe, dunque, in cui il figlio dell’operaio non potrà mai aspirare ad entrare. Questo è il modello universitario ennese spiegato da chi, fino a pochi mesi fa, non solo si trovava ad essere Presidente della Provincia sostenuto da una maggioranza di centrosinistra, ma che addirittura si scagliava violentemente contro chiunque, in primis Rifondazione Comunista, affermasse che l’Università di Enna fosse una struttura di gestione privatistica dei fondi pubblici. Che poi la selezione sulle concrete possibilità economiche produca un aumento del profitto degli studenti, come vorrebbero farci credere Salerno e Andò, è una idea assolutamente ridicola. Vorrei ricordare che in Italia vi sono diverse Università private che hanno ormai assunto la vocazione di veri e propri laureifici, in cui paghi tanto per ottenere un pezzo di carta di poco valore formativo ma comunque in tempi brevi. Forse la Kore di Enna aspira a diventare il laureificio della Sicilia centrale?”.
da vivienna.it del 28/08/2008