Il consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista, Antonio Palumbo, intervienefoto  in merito all’esito della votazione del Piano Economico Finanziario Servizio Raccolta dei Rifiuti Solidi urbani-2014.
Nella seduta di ieri sera sono emersi diversi punti di riflessione: innanzitutto il consiglio comunale si è riappropriato del proprio ruolo di controllo politico- decisionale, nella convinzione che qualsiasi attività amministrativa, anche la più lodevole, non può essere presa unilateralmente e deve rispettare obbligatoriamente le leggi ed i ruoli.
Il consiglio ha bocciato l’acquisto abusivo dei cassonetti che l’amministrazione aveva deciso di addebitare ai cittadini Favaresi, cassonetti che, come abbiamo ampiamente dimostrato in aula, non solo sono decisamente inadatti al servizio che si vuole svolgere ma che proprio per la loro poca duttilità costituiscono l’ostacolo più grosso alla buona riuscita della differenziata.
L’altro aspetto positivo della serata è stato l’approvazione di un piano che, pur con tutti i limiti e gli aspetti poco chiari, presenta un risvolto positivo, ossia quello di portare ad un risparmio di circa 300.000 euro rispetto al piano dell’anno scorso, risparmio di certo non dovuto ad un’azione dell’amministrazione bensì alla riduzione delle spese derivanti dalla fine della gestione dell’ATO GESA AG2.
Le note negative, invece, derivano dalla contraddizione in cui sono incorsi, tecnici, dirigenti e persino i revisori nel rendere i loro pareri. Infatti mentre in sede di redazione e studio degli emendamenti presentati dall’opposizione, me compreso, appositamente interpellati e consultati non avevano espresso parere negativo, hanno poi inaspettatamente cambiato idea in aula, lasciando tutti a bocca aperta.
A questo punto sorge il dubbio che qualcosa o qualcuno gli hanno fatto cambiare idea.

Il consigliere comunale del Partito della Rifondazione Comunista, Antonio Palumbo, intervienefoto  in merito all’esito della votazione del Piano Economico Finanziario Servizio Raccolta dei Rifiuti Solidi urbani-2014.
Nella seduta di ieri sera sono emersi diversi punti di riflessione: innanzitutto il consiglio comunale si è riappropriato del proprio ruolo di controllo politico- decisionale, nella convinzione che qualsiasi attività amministrativa, anche la più lodevole, non può essere presa unilateralmente e deve rispettare obbligatoriamente le leggi ed i ruoli.
Il consiglio ha bocciato l’acquisto abusivo dei cassonetti che l’amministrazione aveva deciso di addebitare ai cittadini Favaresi, cassonetti che, come abbiamo ampiamente dimostrato in aula, non solo sono decisamente inadatti al servizio che si vuole svolgere ma che proprio per la loro poca duttilità costituiscono l’ostacolo più grosso alla buona riuscita della differenziata.
L’altro aspetto positivo della serata è stato l’approvazione di un piano che, pur con tutti i limiti e gli aspetti poco chiari, presenta un risvolto positivo, ossia quello di portare ad un risparmio di circa 300.000 euro rispetto al piano dell’anno scorso, risparmio di certo non dovuto ad un’azione dell’amministrazione bensì alla riduzione delle spese derivanti dalla fine della gestione dell’ATO GESA AG2.
Le note negative, invece, derivano dalla contraddizione in cui sono incorsi, tecnici, dirigenti e persino i revisori nel rendere i loro pareri. Infatti mentre in sede di redazione e studio degli emendamenti presentati dall’opposizione, me compreso, appositamente interpellati e consultati non avevano espresso parere negativo, hanno poi inaspettatamente cambiato idea in aula, lasciando tutti a bocca aperta.
A questo punto sorge il dubbio che qualcosa o qualcuno gli hanno fatto cambiare idea.