“Interveniamo sul piano economico finanziario dei rifiuti 2016 ed in particolare sui suoi costi. Da una comparazione immediata con i dati dell’anno scorso emerge che il costo del servizio subirà un aumento di circa 1.200.000 euro”. Lo scrive in una nota il segretario provinciale di Rifondazione comunista Antonio Palumbo, riferendosi ai costi del servizio rifiuti del Comune di Favara.
“Il costo complessivo passa, infatti, da 5.648.233,04 del 2015 agli attuali 6.825.864,29 per il 2016. Come forza politica, ma soprattutto come cittadini, chiediamo spiegazioni di un tale aumento al sindaco e alla sua amministrazione; ed invero dopo un’attenta analisi e lettura delle carte siamo arrivati alla considerazione che le spiegazioni date nei giorni scorsi dal vice-sindaco con delega ai rifiuti, Attardo, non ci convincono affatto. L’assessore Attardo spiega che tale aumento sarebbe giustificato dai costi di conferimento, passati negli ultimi sei mesi da 70,00 a 140,00 euro, e con un calcolo del tutto approssimativo tira fuori una cifra di 806.000 euro in più per i costi di conferimento, aumentati per il trasporto a Catania; ci spiega cosi l’aumento di circa 1.200.000 euro.
“Da una lettura del Piano del 2016 e, soprattutto, da una comparazione con il costo sostenuto nel 2015, emergono una serie di interrogativi: i costi di trattamento e smaltimento citati da Attardo nel Piano sono aumentati di “appena” 66.000,00 euro, quelli che invece sono aumentati sono i costi di raccolta della spazzatura RSU e Differenziata, di circa 430.000 euro, da cosa è dato questo aumento visto che i mezzi ed il personale sono sempre gli stessi? Ed ancora, abbiamo registrato un aumento del costo di spazzatura e lavaggio delle strade e aree pubbliche di circa 213.000 euro, non è che stiamo pagando il cosiddeto “vento del cambiamento” che si è registrato all’indomani delle elezioni con la pulizia di alcune zone ed aree della città? Sembrerebbe, infatti, che il costo di questa operazione sia stato messo in bolletta. Abbiamo constatato, inoltre, un aumento di 72.000 euro per l’ammortamento dei costi di accertamento e riscossione per il quale i cittadini (che ancora pagano) sborsano circa 453.000.00 euro, ciò senza ritorno in termini di riduzione dell’evasione, visto che continuiamo ad avere una media di riscossione del 40-50 per cento.
“Infine, vorremmo sapere a che cosa corrispondono i 340.000 euro di aumento dei costi Generali di Gestione. Sarebbe opportuno, inoltre, sapere che fine hanno fatto i soldi derivanti dal risparmio della differenziata, sono stati inseriti nel Piano? Se si di quanto è effettivamente l’aumento? E se invece la risposta dovessero essere negativa, che fine hanno fatto? L’anno scorso ci avevano rassicurato che quest’anno avremmo visto i benefici della differenziata, in termini economici e di risparmio in bolletta, ma nei fatti abbiamo avuto solo aumenti. Il Piano risulta poco chiaro, predisposto male e non entra nel dettaglio dei costi, per i cittadini, infatti, è difficile dedurre esattamente come sono stati spesi i propri soldi. Il piano dei rifiuti della giunta 5 stelle in definitiva si pone in continuità con i piani delle passate amministrazioni e registra dei gravosi aumenti dei costi che metteranno in seria difficoltà le famiglie favaresi ancora in grado (speriamo non per poco) di pagare la bolletta dei rifiuti”.
“Chiediamo non un confronto con l’amministrazione, ma delle risposte serie e convincenti e soprattutto azioni concrete per diminuire un costo di un servizio non più sostenibile dalle famiglie e dalle attività commerciali Favaresi. Al di là delle promesse fatte in campagna elettorale, tutte disattese, un’amministrazione seria avrebbe dovuto concentrarsi immediatamente sul costo del servizio anziché perdere tempo su temi di facile ritorno pubblicitario, ma di secondaria importanza. In attesa di risposte ricordiamo all’assessore al ramo che è un nostro diritto essere rassicurati su come vengono spesi i nostri soldi ed è un suo preciso dovere rispondere in modo serio e documentato”.