La seduta del consiglio comunale del14 gennaio si è aperta con un’azione di protesta contro il taglio delle utenze idriche disposte nei giorni scorsi da Girgenti Acque nei confronti degli utenti morosi.
L’iniziativa promossa dal Partito della Rifondazione Comunista e dal Comitato dei Beni Comuni, ha accolto anche l’adesione delle associazioni Nicodemo, Melablu e Compassione.
L’idea è venuta spontanea- affermano i giovani di Rifondazione Comunista- ed è nata dalla indignazione che il taglio delle utenze ha suscitato in noi.
Prima siamo intervenuti sulla vicenda denunciando i tagli come atti ingiusti e in grado di ledere diritti fondamentali, poi abbiamo chiesto spiegazioni in merito all’assenza del nostro comune all’assemblea dell’ATO idrico che avrebbe dovuto approvare un ordine del giorno in grado di vietare al gestore privato di tagliare le utenze.
Poi abbiamo deciso di mettere in atto la nostra indignazione con un’azione dimostrativa e pacifica in consiglio comunale, esponendo dei cartelli in cui denunciavamo le inadempienze del gestore, il taglio delle utenze e chiedevamo al sindaco la rescissione del contratto affinché l’acqua ritorni ad essere pubblica.
Speriamo che l’azione sortisca qualche effetto.
Da parte nostra, noi continueremo a rivendicare il rispetto dell’esito referendario ed il ritorno all’acqua pubblica, a vigilare sulle inadempienze del gestore privato, e interverremo a tutela del diritto all’acqua anche per quegli utenti che non se la possono più permettere.
Perché SI SCRIVE ACQUA MA SI LEGGE DEMOCRAZIA!
Partito della Rifondazione Comunista
Circolo di Favara