Riteniamo i fatti emersi da quanto dichiarato dall’Arch. Leonardi e dai documenti portati all’attenzione pubblica dall’importante iniziativa del Movimento Studentesco Catanese, di eccezionale gravità Gravi deficienze strutturali ancora presenti nel plesso universitario della cittadella, acque altamente inquinanti provenienti dalla Facoltà di Farmacia scaricate a mare, depuratore danneggiato con perdite allarmanti ed il terreno sottostante l’edificio d di Chimica contaminato, sono i dettagli di quanto ascoltato e letto da tutta la città. A fronte delle drammatiche conseguenze già prodotte dalle denunciate carenze strutturali e dell’estrema serietà del tema chiediamo a chi amministra l’ateneo di approfondire la sua posizione in merito anche alla realtà della Facoltà di Chimica e di abbandonare qualsiasi tentativo di minimizzare quanto accaduto ed i rischi paventati dal responsabile Cgil lavoratori della sicurezza dell’Università di Catania . Crediamo altresì che sarebbe doveroso l’inervento del governo della città considerate le rilevanti implicazioni per l’ambiente e i possibili danni per tutti i cittadini. Chiediamo infine l’intervento della Magistratura per l’accertamento giudiziale dei fatti e la ricerca di eventuali responsabilità.
Pierpaolo Montalto Segr. Prov. Rifondazione Comunista
Salvo Larosa Segr. Prov. Comunisti Italiani