– Enna 05/09/12. Quest’anno ogni studente dovrà spendere circa 1000 euro per libri e corredo scolastico grazie all’aumento dei prezzi che vanno dal 4%, per i testi delle scuole medie, al 2%, per i testi delle scuole superiori.
Questo aumento è un salasso per molte famiglie italiane: tra incremento del prezzo della benzina, mutui, bollo, assicurazione, affitti etc… il caro libri si abbatte come un machete sulle famiglie e sul diritto allo studio.
“In un momento di grave recessione economica per il Paese – spiegano i due giovani del PRC – ci saremmo infatti aspettati un mantenimento dei prezzi piuttosto che questa classica speculazione sui saperi.
I responsabili, a nostro avviso, sono da ricercare nella grande editoria che ogni anno stampa nuove edizioni cambiando solo copertina o disposizione delle pagine e nell’innalzamento dei tetti di spesa nei decreti 42 e 43 dell’11/05/12. Questi aumenti sono quantificabili da 2 a 6 euro a seconda dell’istituto, ed è inoltre inaccettabile che il Miur (Ministero dell’istruzione, università e ricerca) abbia innalzato i tetti di spesa al 10%.
E’ chiaro che il caro libri rientri a pieno titolo tra le logiche di smantellamento dell’istruzione pubblica: non si spiegherebbero altrimenti le varie contro-riforme che si sono susseguite in Italia atte a creare una scuola classista e depotenziata nella scelta formativa. Noi crediamo che sia giunto il momento di cambiare rotta a partire dalla riduzione dei prezzi dei libri di testo, dall’abbassamento del tetto di spesa, dall’introduzione di leggi che limitino l’adozione continua e annuale di “nuove edizioni” di uno stesso testo sino alla graduale introduzione dell’uso delle tecnologie più recenti come l’e-book”.
Paolo Grimaldi, Gloria La Greca – Giovani Comuniste-i Enna