Giovedì 27 Novembre avrà luogo lo sciopero dei metalmeccanici siciliani, sciopero indetto dalla FIOM nell’ambito delle iniziative di lotta contro le politiche del governo Renzi e contro il Job Act.
Concentramento H 9.00 – PIAZZA CROCI.
Renzi afferma che è scandaloso che ci siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. E infatti risolve il problema retrocedendo tutti in serie B. L’art. 18 dello Statuto dei lavoratori non è solo un simbolo, ma lo strumento attraverso il quale si inibivano i padroni dai licenziamenti facili. Una volta abolito, ci sarà la valanga che consentirà, attraverso le norme previste dal Jobs act, di precarizzare all’infinito e di licenziare con grande facilità. E tutto questo delegittimando i sindacati con dichiarazioni offensive e irresponsabili per tentare di renderli non strumenti di rappresentanza e difesa del mondo del lavoro, ma agenzie di intermediazione tra padroni e lavoratori con quest’ultimi in una posizione nettamente subalterna. E la prossima vittima di questo attacco sarà il contratto nazionale di categoria. Naturalmente tutto questo ciarpame non servirà a superare la crisi bensì ad aggravarla come il contenimento di salari e pensioni, ormai da fame, le privatizzazioni di imprese e servizi pubblici, lo smantellamento di istituzioni fondamentali della Repubblica quali scuola e sanità, la legge Fornero sulla previdenza, il taglio dei trasferimenti statali agli enti locali. Tutto ciò, assieme alle riforme costituzionali in discussione, rappresenta un attacco esplicito alla DEMOCRAZIA.
Non solo, ma le privatizzazioni delle imprese dell’ex – IRI sono state un disastro per l’economia italiana: molte di loro sono state acquisite da multinazionali straniere che hanno ridimensionato, smantellato, ridotto il personale, addirittura chiuso. Le vicende di Alcoa, Thyssen-Krupp (responsabile di avere ucciso sette compagni a Torino), Italtel, Alitalia etc. sono sotto gli occhi di tutti. Ma anche prestigiose imprese private sono cadute nelle mani di multinazionali americane, tedesche, francesi, svizzere, arabe. Pensiamo all’Electrolux, alla Parmalat, alla Perugina, alla Ariston, alla stessa Fiat americanizzata da Marchionne contro cui solo la Fiom e i Cobas-metalmeccanici si sono opposti.
Tutto ciò sta rendendo l’Italia subalterna a interessi stranieri che fanno e disfano a seconda i propri interessi, mentre i nostri governi, le nostre classi dirigenti, economiche e politiche, evidenziano la propria nullità con la conseguenza che a pagare i prezzi più alti sono lavoratrici e lavoratori, giovani, pensionati. Stiamo assistendo a una vera regressione di civiltà contro cui bisogna battersi con determinazione e forza.
Rifondazione comunista è a fianco dei lavoratori e chiama tutte le classi sociali in sofferenza a una grande battaglia sociale e politica per salvare il nostro bellissimo paese e per dargli una nuova classe dirigente.