“Non credo che una scissione di Rifondazione Comunista possa favorire un nuovo processo costituente per la sinistra in Italia, di cui c’è tanto bisogno. Anzi, l’annunciata fuoriuscita di alcuni compagni dal partito rischia di produrre un’ulteriore frammentazione”. E’ quanto afferma Giusto Catania, europarlamentare del Prc, che aggiunge: “Per queste ragioni, pur avendo condiviso e continuando a condividere l’impianto della mozione congressuale che aveva come primo firmatario Vendola, continuerò a militare nel Prc, non  mi dimetterò dalla direzione nazionale e non andrò al seminario che si terrà a Chianciano il prossimo 24 gennaio e che, di fatto, sancirà la scissione”. “Oggi – concude Giusto Catania – è ancora più urgente costruire un’ipotesi di rilancio e di rafforzamento della sinistra italiana. Con questo spirito, dunque, continuerò a battermi, dentro Rifondazione Comunista, perché il partito cambi la sua linea politica che in questo momento ritengo sbagliata e minoritaria”.