Si è tenuta a Leonforte la prima iniziativa pubblica della neo formazione politica “Federazione della Sinistra”.  Il nuovo soggetto politico, che si propone l’obiettivo di ricomporre la frammentazione delle formazioni politiche  della sinistra d’alternativa e anticapitalista, a cominciare dal processo di riunificazione di PRC e PDCI, ha scelto come tema della sua prima iniziativa pubblica quello di:  “acqua e i rifiuti nella  provincia di Enna”. L’assemblea ha avuto un discreto successo ed ha visto tra gli ospiti che si sono confrontati sul tema i rappresentanti del Comitato Acqua-Leonforte Battiato e Scavuzzo, il Vice sindaco Uccio Muratore, il coordinatore provinciale dei Comitati civici ennesi dott. Carlo Garofalo. Per la Federazione sono intervenuti Alex Prestifilippo, Rosario Consiglio e il segretario regionale del PRC Luca Cangemi.
Attorno ai temi dell’acqua e dei rifiuti hanno sostenuto i rappresentanti della Federazione della Sinistra, considerati  strategici, si misurano i risultati delle politiche portate avanti dalle amministrazioni locali a cominciare da quella provinciale guidata dal Presidente Monaco.
L’attuale  Presidente della provincia vinse le scorse elezioni, raccogliendo un ampio consenso dell’elettorato, con la promessa di un “cambiamento”  che egli avrebbe portato su queste due questioni delicate e cruciali.  Forte era l’aspettativa nei cittadini di vedere cessare il sistema degli abusi, delle vessazioni, delle speculazioni, il clientelismo, lo sfruttamento del lavoro, il pesante fardello di costi caricato sugli utenti con la vertiginosa lievitazione delle bollette, peraltro dichiarate illegittime da una sentenza del CGA.
Ad un anno e mezzo dall’ insediamento al governo della provincia il centrodestra e il Presidente Monaco presentano un bilancio fallimentare della gestione fin qui condotta: un vero e proprio tradimento delle promesse e delle aspettative fatte in campagna elettorale ai cittadini.
Sulla questione dei rifiuti, invece di dare attuazione alla sentenza del CGA, si è proceduto con arroganza e sordità. Risultato: ci troviamo alla vigilia della esplosione di una vera e propria emergenza sociale, ambientale, sanitaria ed economica. I responsabili di questo disastro rimangono indisturbati  ai loro posti e operano per dirigere e condizionare le scelte dell’amministrazione provinciale.
Sull’acqua: non si è messa in discussione e non ci si è posti nessun interrogativo rispetto a una gara d’appalto dai molti aspetti oscuri e anomali, che ha affidato il SII ad Acqua Enna per 30 anni; non si sono rivisti i termini della Convenzione tra Ato Idrico e Società di Gestione, che pone quest’ultima in una condizione di assoluto arbitrio nei confronti dei cittadini-utenti; è stato deliberato a maggio scorso un aumento delle tariffe dell’acqua che, nonostante la lirica lettera inviata dal Presidente Monaco agli utenti, è risultato una vera beffa a fronte di un servizio del tutto scadente, che non offre agli utenti nessuna trasparenza e nessuna possibilità di interlocuzione con l’ente gestore; infine si consente ad Acqua Enna di procedere con i distacchi in massa per presunte morosità, dimenticando che l’acqua è un bene essenziale e primario per la salute, per l’igiene e per la vita.
Presidente Monaco che ne è stato del “cambiamento”?
Il vero volto dell’amministrazione Monaco  è andato emergendo gradualmente: stretto tra la forza  di condizionamento  di un sistema di potere trasversale, che nell’intreccio di affari, politica e malaffare (per ultimo la vicenda del Consorzio ASI docet) piega e determina le scelte fondamentali della politica e dell’economia in provincia; prigioniero di una coalizione litigiosa in cui allignano appetiti e invidie insanabili, privi di un’ idea e di un progetto di governo di un qualche respiro.
Stante così le cose l’unico cambiamento che il Presidente Monaco si può permettere è quello di sostituire, ogni tanto qualche assessore della sua Giunta.
L’ultimo grande “cambiamento” ce lo ha proposto qualche giorno fa sostituendo l’assessore al bilancio Ilaria De Simone con un poliziotto, di cui non sono noti meriti specifici e professionali particolari, eccetto quello di essere nelle grazie di Nello Musumeci, per ricoprire tale incarico.
Ci pare che quest’ultima oscura operazione di piccolo rimpasto segni il punto di più basso profilo nella storia delle amministrazioni provinciali. Sulle motivazioni che hanno indotto Monaco a sostituire uno dei suoi assessori di punta, nulla di chiaro è stato detto dallo stesso Presidente.
Ci poniamo quindi qualche interrogativo: e’ possibile che questa sostituzione sia legata alla questione delle variazioni di bilancio? al come e per cosa devono essere spesi i soldi della provincia? E’ possibile che essa sia in relazione ai conflitti e alle pressioni, dentro e fuori la maggioranza, che la problematica scottante dei rifiuti porta con se attraverso i problemi dell’Ato e di Sicilia Ambiente?
Perché il Presidente Monaco non ci dice una parola di chiarezza su tutta questa vicenda?
Per conoscere e intervenire su questi temi nella sede consiliare la nostra forza politica non dispone purtroppo di nessuno strumento, poiché da tempo il consigliere Lupo ha scelto di far da se, svincolandosi dalla Lista dentro cui è stato eletto avendo deciso lo stesso consigliere Lupo, seguendo un etica che non condividiamo, che è il rappresentante dei “suoi”  280 voti e che non è tenuto al rispetto democratico di consentire, con un solo atto di correttezza, la rappresentanza ai 2800 voti della Lista Sinistra Unita costituita da elettori del PRC e del PDCI.
Tuttavia, anche se non possiamo farlo dalla sede istituzionale, riteniamo di poterle e doverle chiedere, caro Presidente Monaco, che è giunto il momento di trarre le conseguenze della sua esperienza fallimentare di governo della provincia. Assuma quindi un atto di dignità e coerenza: si dimetta.
p. Federazione della Sinistra
Rosario Consiglio