di Giacomo Lisacchi su Vivienna.it del 25 luglio 2010
Enna. E’ polemica sull’assemblea cittadina organizzata dal sindaco Garofalo alla sala Cerere per parlare della tassa dei rifiuti solidi urbani 2010. Il Comitato cittadino di Enna ed il Coordinamento provinciale dei comitati cittadini ennesi -in una nota- sostengono che hanno partecipato all’assemblea indetta dal sindaco, “convinti che l’argomento da trattare (bollette esose e illegittime della tassa sui rifiuti per l’anno 2010) era di una delicatezza tale che la discussione doveva incanalarsi su un binario di un confronto tecnico e politico nell’interesse prima di tutto dei cittadini ennesi”. Purtroppo –dicono i responsabili del comitato e del coordinamento provinciale-, l’intervento del sindaco, privo di proposte politiche ed operative sul problema, indirizzato più che altro a lanciare accuse nei confronti di chi in questa fase sta difendendo legalmente i cittadini di Enna contro una tassa illegittima e ingiusta, ha sortito effetti opposti a quelli desiderati. Riteniamo e ribadiamo –si legge ancora nella nota- in questa fase le ragioni della nostra azione: la tariffa è illegittima perché stabilita da un Organo incompetente; la tariffa è iniqua ed esosa perché non tiene conto dell’effettivo costo del servizio che si quantifica dopo aver elaborato un piano economico-finanziario del servizio stesso”. Si legge ancora nel comunicato che il Coordinamento provinciale dei comitati cittadini da giorni ha chiesto un incontro alle forze politiche consiliari proprio “per discutere, approfondire e determinare assieme una tariffa legittima ed equa”. “Reiteriamo tale richiesta –continua la nota- e confermiamo tutta la nostra disponibilità. Il Comitato Cittadino di Enna ed il Coordinamento Provinciale, nella loro azione legale e politica, a difesa dei cittadini di Enna, vogliono mettere al primo posto l’interesse generale della città e questo attraverso la produzione di atti legittimi e condivisi. Pertanto, rimandiamo al mittente ogni accusa e ribadiamo che questa politica “miope” di non volere affrontare alle radici il problema, obbligherà i cittadini a protestare in modo democratico non pagando le bollette e tutto questo porterà all’emergenza sanitaria in tutta la città, al mancato pagamento dei salari agli operatori ed a un danno erariale al comune stesso”. Nei prossimi giorni il Comitato Cittadino organizzerà un’assemblea pubblica dove presenterà le proposte per andare a determinare una tariffa equa e legittima.