Interrogazione di Giusto Catania, europarlamentare di Rifondazione Comunista
Bruxelles – “Militari francesi della missione Frontex hanno sparato colpi di mitra durante un’operazione di salvataggio di alcuni migranti che stavano per annegare al largo di Lampedusa. Le armi, poi, sono state tenute spianate contro i naufraghi fino all’entrata in porto nonostante non ci fosse alcun pericolo”. Lo denuncia Giusto Catania, europarlamentare di Rifondazione Comunista, in un’interrogazione inviata alla Commissione Europea.
“Nella notte tra il 23 e il 24 settembre scorso e, in seguito, la sera del 24 settembre – si legge nell’atto ispettivo – la nave ‘Arago P675’, apparentemente facente parte della Marina Militare francese e svolgente funzioni di Guardiacoste, ha soccorso e trasportato a Lampedusa un gruppo di migranti. La nave aveva a bordo almeno sei ufficiali in uniforme militare, armati di mitra e manganelli”.
Nel corso del secondo recupero, secondo quanto afferma l’europarlamentare del Prc riportando i racconti dei migranti, “a causa della tensione causata da un errore durante la manovra di avvicinamento, i militari hanno sparato alcuni colpi di mitra in aria”.
“In seguito, gli stessi avrebbero mantenuto i mitra puntati contro i naufraghi per tutto il tragitto e fino all’entrata in porto a Lampedusa – sostiene Catania – Fatto che può essere testimoniato sia da operatori umanitari presenti che da fotografie e filmati in nostro possesso”. Nell’interrogazione, quindi, l’europarlamentare chiede alla Commissione di verificare “se sono state utilizzate armi nelle operazioni di recupero svolte sotto l’egida di Frontex e se si ritienga conforme al mandato dell’agenzia l’uso di mitra puntati contro i migranti soccorsi anche in assenza di pericolo”.
Bruxelles, 25 settembre 2008