In cinque anni cinque direttori. Record. Questo il bilancio dell’Amiu. Sulsenti, Guzzardi, Sbezzo, Sisino, e ora La Terra.
Cinque professionisti  affermati, per questo tutti e cinque bene indennizzati (circa 6 mila euro lordi al mese). Cinque fallimenti annunciati, la colpa però non è esclusivamente dei “manager” meteora.
La responsabilità principale abita a Palazzo Iacono. Nicosia  non è riuscito a gestire politicamente l’azienda di igiene urbana perché gli manca la cultura della gestione. E dove non c’è cultura abita la forza. La forza di cambiare i dirigenti per assecondare gli alleati. La forza di imporre scelte criticabili soprattutto dal punto di vista della trasparenza/legalità. Questa incapacità gestionale farcita di arroganza ha alimentato le spese in modo esponenziale e reso la città ancora più sporca (Vittoria è ancora sotto assedio delle zanzare come mai?).
Tanti soldi spesi male  e assenza di una politica sulla gestione  del ciclo dei rifiuti. Infatti, dopo più di quattro anni la differenziata non si sa cosa sia.
A fronte di ciò però i meccanismi clientelari sono aumentati a dismisura e non si è mai capito perché il presidente, Gino Puccia, si sia dimesso almeno una decina di volte per poi rientrare silenziosamente. Nella città dei percorsi di legalità e trasparenza sarebbe ovvio pubblicare gli atti della commissione sull’amiu, così che la cittadinanza si possa rendere conto della cattiva amministrazione dell’azienda di igiene urbana.
Al quinto neo direttore, famoso più  per essere il marito della consigliere Concetta Fiore che per il fatto di essere architetto,  auguriamo – in questo ultimo stralcio di legislatura – di fare qualcosa per l’igiene della città.
Davide Guastella, coord. Giovani Comunisti del Circolo “Peppino Impastato” – Federazione della Sinistra