“Idv e Federazione della sinistra, da soli, hanno portato De Magistris al successo a Napoli”
tratto da repubblica palermo del 7 Marzo 2012

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«ORMAI il dato politico è acquisito: sono state primarie fortemente inquinate. E noi non sosterremo mai Ferrandelli».
Leoluca Orlando non ci sta. Contesta il risultato delle consultazioni ai gazebo,  convinto che «il collegio dei garanti non potrà che annullarlo».
Ma l’ex sindaco, in ogni caso, guarda oltre. E chiede a Rita Borsellino di correre comunque per la guida del Comune. «Una cosa è certa: io non torno in campo».
Orlando, su quali basi asserisceche sono state «primarie non vere»?
«L’inquinamento del voto è un dato politico, manca solo un riconoscimento
formale. L’enorme affluenza è dovuta in parte alla voglia di partecipazione dei palermitani e in parte, purtroppo, all’impegno di Lombardo e del centrodestra. Un impegno che lo stesso presidente dell’Ars, Cascio, ha ammesso quantificandone la portata: diecimila elettori in più ai gazebo».
In realtà lo stesso Cascio aveva fatto capire di tifare per la sua candidata, la Borsellino.
«Poco conta. Sono state primarie inquinate. E a dimostrarlo ci sono gli oltre trenta casi di irregolarità  all’esame del collegio dei garanti. Soldi dati alla gente in fila davanti ai seggi, il controllo del voto attraverso la consegna delle fotocopie dei certificati elettorali, il caso denunciato da Striscia la notizia. Sono certo che i garanti faranno luce non su reati — perché si trattava dello svolgimento di un evento “privato” — ma su episodi conclamati, in termini etici, di voto di scambio».
Cosa farete adesso, onorevoleOrlando?
«Chiediamo al comitato dei garanti di annullare le primarie, dopo aver riscontrato l’evidente turbativa. E riteniamo di dovere insistere sulla candidatura di Rita Borsellino, che ha tenuto con coerenza la posizione contraria a ogni inciucio».
Mai con Ferrandelli.
«Proprio così. Non possiamo affidare un’alternativa di governo a chi ha ottenuto un terzo dei suoi voti da truppe cammellate pagate, e sottolineo pagate, e che ora viene riconosciuto come il partner di ballottaggio da parte del presidente Lombardo. No, non possiamo consegnare la città al governatore, non possiamo stringere un’alleanza con un Pd subalterno dell’Mpa».
Qualcuno dirà: Orlando non si rassegna alla sconfitta.
«Idv non aveva un proprio candidato alle primarie. E io, a scanso di equivoci, non ero e non sarà candidato. Ma il mio partito non può sostenere l’alfiere di Lumia, Cracolici, Cardinale e Lombardo.
Tutto questo, si badi, non ha nulla a che vedere con i rapporti con il Terzo Polo. Che non è una categoria dello spirito: è Tabacci a Milano, certo. Ma in Sicilia è fatto di persone che hanno governato con Cuffaro e Lombardo ed eletto Cammarata nel 2001 e nel 2007. Non mi domando neppure, come vede, se è giusto processare Lombardo per voto di scambio o concorso esterno alla mafia. Dico solo  che chi si comporta in un modo a Catania non si comporta in modo diverso a Palermo».
Lei chiama la Borsellino a un impegno ulteriore, ma l’eurodeputata ha detto che rispetterà l’esito del voto.
«No, Rita dice solo che sta aspettando l’esito del collegio dei garanti. E deve dire questo. Io ci ho parlato per due ore stamattina. Attendiamo insieme, ma lei rimane l’unica candidatura possibile».
Di Pietro la pensa come lei?
«Sono il portavoce di Idv: se la mia linea fosse diversa da quella di Antonio dovrei dimettermi».
Ferrero è sulle sue posizioni, Vendola sembra più cauto. La sinistra divisa?
«Ho apprezzato l’articolo di Claudio Fava: buona Rete non  mente. Ognuno, al momento debito, si assumerà la proprie responsabilità. In fondo, mi pare di ricordare che Idv e Federazione della sinistra, da soli, hanno portato De Magistris al successo a Napoli…».
Non crede che Ferrandelli possa vincere, magari giovandosi di voti “moderati” al ballottaggio?
«Ferrandelli non andrà neppure al secondo turno. Lombardo lo ha usato e lo sta già gettando via