Dichiarazione di Paolo Ferrero, Segretario nazionale PRC-SE
13 dicembre 09 – Io difendo la democrazia e la libertà e quindi sono contrario a qualsiasi atto di violenza contro chiunque esso sia. Se c’è qualcuno che ha alimentato odio, con l’attacco alla Costituzione Repubblicana, l’attacco al Presidente della Repubblica, mi sembra che faccia parte del Governo.
Se si vuole usare il gesto di un pazzoide per fare polemica contro chi difende la Costituzione, ovvio che non si va da nessuna parte. Quindi la mia posizione è semplicissima, sono contro gli atti di violenza, che vanno comunque condannati. Ma se il gesto di uno sconsiderato viene usato dagli esponenti del Governo per dire che allora bisogna lasciare fare a Berlusconi e cambiare la Costituzione, se lo tolgano dalla testa perché questo è francamente inaccettabile.

FERRERO (PRC): RIBADISCO CONDANNA, MA E’ IGNOBILE LA STRUMENTALIZZAZIONE DELLA DESTRA DELL’AGGRESSIONE A BERLUSCONI
Dichiarazione di Paolo Ferrero, Segretario nazionale PRC-SE
14 dicembre 09 – Ieri ho espresso la mia più ferma condanna alla aggressione subita da Silvio Berlusconi. La ribadisco anche oggi perché ritengo che la piena agibilità politica e la libera espressione delle opinioni sia un punto fondante della democrazia. Nel contempo denuncio la ignobile strumentalizzazione che di quella aggressione viene fatta dalla destra. Indicare, nei magistrati che cercano di far rispettare le leggi o nella sinistra che cerca di impedire la distruzione della Costituzione, i mandanti di quella aggressione, è una ignobile speculazione politica. Così come quella aggressione non cancella il fatto che Berlusconi sia un pericolo per la democrazia e cerchi dalla sua posizione di potere di demolire la Costituzione repubblicana. Come ho detto più volte, Berlusconi è il portatore del disegno eversivo della P2 ed è a capo di un governo che sta facendo pagare la crisi ai giovani, ai lavoratori e ai pensionati; per questo sono impegnato, oggi più che mai, a sconfiggerlo con gli strumenti che la nostra Costituzione ci da: la democrazia, la partecipazione, l’opposizione politica più ferma. Chiunque utilizzi l’aggressione a Berlusconi per mettere la museruola all’opposizione non è un liberale ma un fascista.