Approfittando in modo strumentale della dolorosa vicenda dei lavoratori del Pozzo Tresauro, il Sindaco di Ragusa Dipasquale ha continuato in questi giorni ad elogiare le operazioni di ricerca e di trivellazione gas-petrolifera in provincia di Ragusa.
Il disegno del Sindaco di Ragusa sembra oramai palese e ha assunto i connotati di un vero e proprio manifesto politico: la crisi occupazionale ed economica va combattuta creando un potente gruppo di pressione permanente per promuovere e tutelare investimenti rilevanti in territorio ragusano nel settore della perforazione gas-petrolifera. Posti di lavoro e arrivo di enormi flussi finanziari forzatamente compatibili con la creazione di un esteso campo di perforazione su terraferma in Provincia di Ragusa: sono questi alcuni tratti distintivi del pericoloso manifesto politico-istituzionale del Sindaco di Ragusa Dipasquale che tra l’altro prevede anche un (ab)uso aggressivo, intensivo (da “mattone-selvaggio” o di tipo “industrialista”..) dei territori. E non è da considerare casuale la crociata di Dipasquale a favore delle trivellazioni associata alla recente guerra contro il Parco degli Iblei e il Piano Paesaggistico. Il disegno di Dipasquale è pericoloso e va denunciato pubblicamente e in particolare i pericoli, i potenziali danni correlati alle attività estrattive vanno resi pubblici e senza esitazioni. Guai a banalizzarli.
Lo scorso 18 Gennaio impotenti abbiamo assistito  allo sversamento di greggio dall’oleodotto Enimed Ragusa-Priolo, in contrada Furmica lungo valle del Tellaro non lontano dal territorio ibleo. Si è sfiorata una tragedia ambientale di severe proporzioni.  Il Sindaco Dipasquale ha dimenticato in fretta e sta mischiando le carte forse annebbiato dalle ingenti somme di denaro e dagli interventi compensativi che alcune importanti società petrolifere forniscono da anni al Comune di Ragusa.
Riteniamo le attività di ricerca e di trivellazione gas-petrolifera potenziamente dannose e scarsamente compatibili con lo sviluppo del territorio ragusano che invece può fondare il proprio benessere e lo sviluppo dei prossimi decenni sulla produzione agro-alimentare di qualità e sull’utilizzo dei quei beni ambientali, monumentali e paesaggistici  che in tanti stanno iniziando ad apprezzare anche fuori dall’Italia. Anche per questo il progetto del Parco degli Iblei e il Piano Paesaggistico vanno tutelati ad ogni livello con alterità ed intransigenza. La guerra e la crociata del Sindaco Dipasquale sono iniziate da tempo: urge bloccarle.
Ragusa, 20-10-2010
Peppe Cannella, portavoce provinciale della Federazione della Sinistra
Valentina Gulino, Federazione della Sinistra di Scicli