di Laura Veronesi
Ho pensato di scrivere una lettera d’amore a Rifondazione Comunista, perché in fondo se lo merita e perché non penso che in molti le abbiano detto che le loro vite sono profondamente legate a lei, amante generosa, talvolta umiliata, spesso timida e riservata sino al punto da rendersi incomprensibile.
O mia bella Rifondazione: io ti amo. Ho voglia di dirtelo perché in questi anni hai attraversato vicende che credo tu non abbia meritato, ti amo perché hai il dono della fascinazione senza tempo, dei valori che non tradisci, della giovinezza che non è giovanilismo, della carnalità voluttuosa di chi possiede senza avere la pretesa di sopraffare.
Mi piaci perché sei donna, concreta, partigiana e resistente.
A volte mi chiedo come si faccia a non volerti bene, forse è il dono di quelli che riescono a far finta di non averti mai conosciuto o forse è la prerogativa di chi ha voluto amarti solo per essere amato, ma le cose non stanno così…Con te, o mia bella Rifondazione, si vola, si respira, si gode e dunque non ti si può amare con approssimazione. Chi ti ama deve compromettersi, deve dichiararsi e deve legarsi a te con sincerità…sì lo so c’è chi ha giocato con il tuo carattare pensando di prendersi gioco di te, di circuirti, di avere da te ciò che gli mancava…Il fatto è che tu completi le profondità degli abissi e non le insincerità superficiali delle ipocrisie o degli opportunismi…Lo so che non è facile capire un brivido od un sospiro a chi sa solo urlare, a chi trasforma la politica in cinico personalismo e neanche a chi pensa di giocare con te come fa con sé stesso volendo da te cose che non puoi dare…lo so ma tant’è : il mondo è pieno di mediocità e tu vivi la vita dei non mediocri, a volte in solitudine per merito della sua genialità e specialità.
Ti amo o mia cara Rifondazione, sapendo che mi fai venire appetito, ti amo perché mi disseti in un’epoca arida e perché penso che chi ancora tenta di strapazzarti sia un essere privo di essenza , in effetti c’è una cosa che mi ha sempre attratto di te: la tua capacità di dimostrare l’altrui inutilità quando l’altrui inutilità era appunto tale… E’ successo frequentemente, sai?
Ma anche nelle piccole cose rimani bella, speciale ed unica…certo hai piccoli difetti e non si dica con stupido conformismo maschilista che per esempio il tuo arrivare tardi agli appuntamenti è tipico delle donne: lo sai bene, le donne arrivano tardi perché sono sempre in grado di anticipare i tempi. E tu, essendo donna, sei sempre stata in anticipo, solo che alcune volte non ti sei fatta capire… I danni della globalizzazione, del neoliberismo, delle guerre e della precarietà li hai anticipati di quel po’…solo che nessuno ti credeva.
Ma chi ti ama sa che sei stata unica in questo e sa che tu sei il rimedio per il suo futuro.
Certo sei un’amante eccentrica: per esempio questa tua passione per gli abiti vintage, questa falce e martello che ti ostini a sfoggiare in maniera spregiudicata va compresa profondamente e certo accostata con i giusti accessori: la partecipazione, l’orizzontalità, la capacità di saper dialogare con chi ti vuole bene, con chi parla molte lingue e sa che la falce e martello sono un requisito indispensabile che non riguarda soltanto lo stile e l’eleganza, ma soprattutto il carattere… Ma lo si dica: portare questi abiti non è da tutte/i. Ci vuole carisma. Non quello del personalismo di alcuni compagni od ex compagni:a quelli basta uno specchio perché sono destinati a rovistare negli armadi dell’alternativa utile solo a sé stessa.
Cara Rifondazione, io ti amo perché con te è persino bello litigare, ti amo perché ti metti sempre in discussione senza mai rinunciare a te stessa, ti amo perché ami la lotta e la resistenza, ti amo perché cedi e concedi con generosità a chi litiga con te, ti amo perché non ti reputi autosufficiente, ma sai cosa vuoi nella vita.
Mia cara Rifondazione sei come il mio pianoforte: hai i toni ed i semitoni e non ammetti discordanze tra gli uni e gli altri, ed oggi come ieri solchi il mio cuore ed il mio cervello seducendo come una fuga di Bach: aritemetica e passionale insieme.
Cara Rifondazione essere parte di te è un orgoglio che non si trasforma mai in civetteria, stasera t’inviterò a cena. Non dirmi di no…E poi domani staremo insieme come succede da molti anni senza ricordi ma solo progetti per il futuro.
Cara Rifondazione, io ti amo.