Dichiarazione di Antonio Marotta e Mimmo Cosentino, Segretario regionale e segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista.

La decisione del gip di Catania di formulare l’imputazione coatta per concorso esterno alla mafia e voto di scambio, respingendo la richiesta di archiviazione della Procura, per il governatore siciliano Raffaele Lombardo e suo fratello Angelo, deputato nazionale del MPA, sembra confermare il giudizio politico da noi più volte espresso in merito agli intrecci che legano borghesia mafiosa e ceti politici.

La regione Sicilia non può essere governata da quanti hanno avuto contestato dalla magistratura rapporti con esponenti della criminalità mafiosa, come documentato  dalla inchiesta Iblis. E’ necessario riconsegnare credibilità alla istituzione Regione così come a tutte le Amministrazioni territoriali, per scongiurare una drammatica rottura del rapporto democratico tra società e istituzioni.

Il Partito democratico ritiri immediatamente l’appoggio a Lombardo ed il suo gruppo dirigente. Il PD si faccia una ragione del definitivo fallimento del suo progetto di governo regionale e della possibilità di estendere direttamente o indirettamente tale coalizione di governo anche alle prossime amministrazioni comunali chiamate al voto in Sicilia.

Chiediamo le dimissioni di Lombardo per andare celermente al rinnovo dell’Assemblea Regionale. La Sicilia ha bisogno di voltare pagina, di avviare una nuova stagione di cambiamento e di alternativa, fondandoli sul bene pubblico e comune, sui diritti di cittadinanza, sulla democrazia e la legalità.