Sembra essere di nuovo un no, quello giunto da Roma, alla richiesta fatta dal Comune di Palermo di sbloccare i 5 milioni di euro promessi dal Governo nazionale per garantire una proroga alla vicenda Gesip. Un no che arriva nonostante l’impegno a sciogliere la Gesip entro fine anno per riqualificarla, nel tentativo di organizzare meglio i servizi risparmiando risorse e senza tagliare i posti di lavoro e nonostante l’atteggiamento intransigente che il Comune ha assunto, sin dall’insediamento della nuova giunta, verso gli assenteisti. Il governo Monti, che pochi giorni fa ha staccato un assegno di 19 miliardi di euro per salvare le banche spagnole, che tanta parte hanno avuto nell’innescare la crisi finanziaria, chiede alla Giunta Orlando di procedere subito alla riduzione del personale Gesip, si chiede in poche parole di lanciare benzina sul fuoco del malessere sociale. Siamo sicuri che se invece di semplici lavoratori la Gesip avesse impiegato banchieri, finanzieri, noti speculatori ed esperti in financial trading, il Governo Monti non avrebbe lesinato risorse, in linea con la sua politica di intransigenza con i settori deboli e di servaggio verso i poteri forti della società. Occorre, sostiene Davide Ficarra Segretario Provinciale di Rifondazione Comunista, che i lavoratori, i disoccupati, i precari, i giovani senza futuro mettano in campo, a partire da questo autunno, una fortissima opposizione sociale per mandare a casa il governo dei banchieri.