Il Consiglio Comunale di Messina ha mostrato il suo reale interesse a scoprire la verità sui conti di ATO e Messinambiente, e quindi sui costi di quel servizio rifiuti che ha contribuito a mettere in ginocchio il bilancio della città negli anni, e quindi la città stessa, e ha determinato una Tares così alta che ha pesantemente colpito tutti i cittadini e gli operatori commerciali in questo momento di crisi e di incertezza sul futuro.
Tares voluta da quel governo nazionale messo in piedi da quelle stesse forze politiche, PD UDC e Pdl, che in primo luogo sono le responsabili dello sfascio cittadino e che pure si sono adoperate per convogliare sulla Giunta insediata da appena sei mesi il malcontento popolare.
Il fatto che a volere fortemente la commissione d’inchiesta siano stati i consiglieri di riferimento dell’amministrazione, e a insabbiarla con le solite vecchie logiche quelli che invece fanno riferimento ai predetti partiti e relativi satelliti, la dice lunga sugli scheletri negli armadi di tanti consiglieri, compresi quelli che a volte strillano più forte rivestendo i panni dei paladini del popolo.
Rifondazione comunista ritiene necessario regalare a questa città almeno uno squarcio di luce su questa materia oscura, e condanna questo atteggiamento chiaramente ostruzionistico e dilatorio della maggioranza consiliare.
Solo 11 consiglieri comunali presenti su 40 dimostra e senza ombra di dubbio il vero interesse per Messina.
Federazione di Messina Partito della Rifondazione comunista