L’opposizione di sinistra, dei comunisti si riprende la piazza. Rifondazione Comunista presente in massa alla manifestazione.

Claudio Grassi:”Riparte l’opposizione comunista. La vera unità è qui”

Intervista a Claudio Grassi, responsabile nazionale organizzazione del PRC e coordinatore nazionale di Essere comunisti

Qualcuno la voleva scomparsa, cancellata, derubricata dall’agenda politica del nostro Paese. Invece la sinistra c’è, i comunisti ci sono e si vedono. Roma è invasa da mezzo milione di persone, arrivate nella capitale con 250 pullman, due treni speciali, navi e macchine.
In testa al corteo, dietro lo striscione di apertura della grandissima manifestazione che si snoda per le vie della città, abbiamo intervistato Claudio Grassi, responsabile nazionale Organizzazione di Rifondazione Comunista e Coordinatore nazionale di Essere comunisti.

A Claudio Grassi domandiamo: qual’è il significato che questo lungo corteo trasmette al Paese, al suo governo di destra?

C’è oggi un evidente ripresa del protagonismo sociale, di una voglia di opposizione che si concretizza anche visibilmente nella risposta di massa che è stata data all’appello per riprendere in mano le redini di una politica che contrasti il governo, il padronato e il Vaticano.
Dopo la sconfitta di Aprile, oggi dimostriamo che siamo vivi, che i comunisti sono pronti ad un impegno costante, di rilievo e per nulla secondario ad altri partiti, ad altre forze politiche che, pure, avrebbero strumenti più che adeguati per cercare di fermare la deriva conservatrice, antioperaia e liberticida di questo governo.
Oggi, credo che si possa in tutta franchezza dire che la vera opposizione è qui, che esiste e che si farà sentire in un lungo autunno di lotte e una primavera di ricrescita progressiva del consenso e di dispersione dell’incultura e del razzismo che ha dilagato in questi primi mesi di amministrazione berlusconiana.
Le oltre 500.000 persone che oggi sono a Roma rappresentano anche tantissime compagne e compagni, tantissimi cittadini comuni che hanno ogni giorno la dimostrazione della gravità della situazione economica, sociale e politica di questo Paese e che, quindi, comprendono l’urgenza di una inversione di rotta radicale. Ora e subito, escludendo l’atteggiamento temporeggiatore del Partito democratico, la cui azione parlamentare di opposizione è inesistente.

Che indicazioni dai rispetto al rapporto tra le varie forze della sinistra, dopo questa manifestazione?

Se questa marea di bandiere rosse deve dimostrare qualcosa in tema di unità delle forze della sinistra, ebbene dice a chiare lettere che l’unità della sinistra e dei comunisti non si crea con le alchimie, con le sommatorie verticistiche e improvvisate di forze politiche. L’unità si costruisce nella piazza, con la partecipazione di tutta Rifondazione Comunista che, finalmente, oggi ritrova la sua capacità di mobilitazione dopo il Congresso di Chianciano.
Rifondazione Comunista non ritrova solamente sé stessa oggi, ma ritrova una unità col proprio popolo, con la propria sfera sociale di riferimento.

Un’ultima domanda: nel contesto internazionale, in questa annunciata recessione economica e debolezza delle strutture finanziare dei mercati, come va interpretata la ripresa dell’opposizione di sinistra e comunista nel nostro Paese?

Credo che non si possa vivere separatamente la congiuntura critica del capitalismo americano ed europeo, che peraltro ha riflessi anche su quello asiatico, ma che tutto sia legato ad un ciclo di compressione delle finanziarizzazioni mondiali che colpiranno soprattutto i ceti più deboli, disagiati e meno tutelati da garanzie sociali.
La destrutturazione dello Stato sociale sarà oggi certamente più sentita che nei primissimi tempi in cui la moda delle privatizzazioni aveva preso il sopravvento rispetto al pubblico e al sociale.
La nostra opposizione, che oggi riprende il suo viaggio, sarà – proprio perchè anche costretta a vivere fuori dalle aule parlamentari – molto intransigente e non farà sconti a nessuno: al governo come ai padroni, ai rapporti tra Partito democratico e Confindustria, così come al tentativo di escludere i comunisti, e Rifondazione in particolare, dalla scena politica italiana ed europea.
Per questo è importante la manifestazione che stiamo svolgendo e che dichiara veramente finita “la ritirata” e aperta la strada del rilancio di una politica sociale di massa.

di M.S. su www.esserecomunisti.it, 11/10/2008