di Patrizia Maltese, zenzeroquotidiano.it, 16 ottobre 2012
Non si è presentato nessuno dei candidati alla presidenza della regione. Nessuno tranne Giovanna Marano.
La candidata della sinistra era l’unica questa mattina alle Ciminiere di Catania all’incontro organizzato dai lavoratori sul futuro della microelettronica.
Un’assenza – quella dei suoi avversari – evidenziata dalla Marano che ha sottolineato come si tratti di un “settore strategico per lo sviluppo dell’isola sul quale gravitano diecimila famiglie” e ha preso atto “con amarezza, che gli elettori non sapranno cosa prevedono i programmi di Miccichè, Crocetta, Musumeci o Cancelleri per risolvere problemi concreti dei siciliani”.
Per la candidata di Libera Sicilia (Sel, Federazione della Sinistra e Verdi) e IdV, “senza interventi mirati l’Etna Valley si trasformerà nell’ennesima promessa mancata di sviluppo. La Regione dovrà dare convenienza alle aziende, ma gli investimenti pubblici, che fino ad oggi non hanno prodotto i risultati per cui erano stati studiati, dovranno essere concessi solo con vincoli di restituzione e risarcimento, per evitare che le imprese utilizzino la strategia del mordi e fuggi”.
Marano ha fatto notare che “la presenza di StMicroelectronics sul territorio è sempre più fragile, con un nuovo piano strategico in via di definizione, che rischia di aggravare ulteriormente la già difficile situazione occupazionale. Micron, frutto di una scelta deliberata di St che con una cessione di ramo d’azienda si è alleggerita dei dipendenti, occupa 400 lavoratori, senza uno straccio di piano industriale e con esuberi annunciati. Per 3Sun bisogna invertire la rotta: finanziamenti pubblici solo per fare crescere filiera completa. I pannelli solari dovranno esse studiati, brevettati e prodotti qui, facendo sistema tra università e industria”.
Infine per Giovanna Marano “il governo regionale dovrà fissare un incontro presso il Mise, che veda coinvolti la STMicroelectronics e la Micron Semiconductor, intervenendo con tutti gli strumenti necessari per tutelare e fare sviluppare questa realtà industriale”.