CORTEO NO PONTE
Via circuito di fronte alla trivella – SABATO 28 AGOSTO 2010 ore 18.00

Governo nazionale, amministrazioni locali, grandi gruppi affaristici e cosche mafiose aggrediscono il fragile sistema di Capo Peloro per avviare la costruzione del Ponte: un’opera incompatibile con le esigenze di questo territorio, inutile per la mobilità delle persone e delle merci, devastante sul piano ambientale e semplicemente folle per i costi economici rispetto ai presunti benefici.
In una città strangolata dalla crisi economica, duramente segnata dal collasso del proprio territorio e sempre più invivibile, la demagogia pontista fa finta di non vedere la realtà: 30.000 disoccupati, 1.500 sfollati tra San Fratello e Giampilieri, 5.000 lavoratori licenziati solo negli ultimi 12 mesi senza ammortizzatori sociali, oltre 3.000 baraccati, 25.000 emigranti in dieci anni, il dilagare di lavoro nero e precario, il moltiplicarsi degli incidenti sul lavoro.
A tutto questo il ponte non da’ una risposta, perché nemmeno gli spiccioli arriveranno ai lavoratori messinesi.
Secondo recenti studi la lobby del ponte ha sperperato in progettazione (quella preliminare, nemmeno esecutiva), pubbliche relazioni e prebende oltre 400 milioni di euro: per mettere in sicurezza tutte le aree colpite dalle frane nella nostra provincia ne sarebbero bastati la metà.
I costi del Ponte graveranno in realtà su noi cittadini, o direttamente attraverso gli enti pubblici soci “dell’affare” o indirettamente attraverso i successivi pedaggi che avranno un prezzo almeno pari a quello attuale del traghettamento.
Denunciamo inoltre il puntuale vergognoso ripetersi delle sceneggiate televisive consistenti nelle interviste a ignari cittadini che lamentano i tempi di attesa per la traversata. In realtà la responsabilità principale è dello smantellamento della flotta di treni e navi attuato da RFI proprio in vista della costruzione del Ponte, che ha ridotto le capacità di trasporto e consegnato ai privati il monopolio del traghettamento.
Il ponte sullo stretto si servirà quasi esclusivamente di ditte e manodopera esterne, lascerà intatte tutte le devastazioni, i drammi e le solitudini di questo territorio, già prima di esistere ha creato gravi danni alla struttura urbanistica della città, alla sua possibilità di progettare un vero futuro, all’occupazione esistente nei trasporti marittimi e nella cantieristica. Esso si appresta a distruggere (con risorse pubbliche, cioè coi nostri soldi) anche le ultime possibilità di riscatto e di liberazione di questa città.
Il ponte è un elemento centrale del modello di sviluppo che vogliono imporre i gruppi dominanti, basato, in particolare nel mezzogiorno, sullo sperpero di denaro pubblico a favore dei privati, sulla distruzione selvaggia del territorio, sul lavoro precario e sull’azzeramento dei diritti.
Per questo la battaglia contro il ponte è stata in questi anni una grande occasione di unificazione di tutte le lotte sociali, ambientali, civili che hanno attraversato la Sicilia e l’intero paese.
La Federazione della Sinistra sostiene la Rete No Ponte e partecipa alla manifestazione contro il Ponte del 28/08 contro il Ponte dello Stretto, invita tutti a tenere alta la vigilanza e la mobilitazione, avviamo una lunga stagione di mobilitazione per sconfiggere questo disegno e gli interessi che lo sostengono e per affermare un’idea diversa di sviluppo, in questa prospettiva lancia un forte appello per una grande partecipazione alla manifestazione nazionale del 2 Ottobre.
Federazione della Sinistra – Messina