Dichiarazione di Antonio Marotta – segretario regionale di Rifondazione Comunista.

La nomina  a  sottosegretari  dei politici siciliani  Giuseppe Castiglione, Simona Vicari e Gianfranco Miccichè nel nuovo governo Letta mostra chiaramente il suo vero volto: un esecutivo  totalmente subordinato   al PDL. Il centrodestra, infatti,  impone liberamente i suoi uomini,  anche quelli che  il centrosinistra in passato aveva fortemente criticato e combattuto.

Ma oltre a ciò, occorre sottolineare,  come le nomine di Letta avvengano, non  a caso, in concomitanza  dell’apertura,  anche in sicilia, di una nuova fase politica subita consensualmente dal Presidente Crocetta. L’obiettivo è superare definitivamente gli equilibri politici post-elettorali e le contrapposizioni fra i due blocchi anche nell’isola.

Nell’isola si impone  l’esigenza del PDL di riequilibrare  la spartizione dei posti di comando  fra centrodestra  e centrosinistra realizzando la riproposizione,  nel governo reale del territorio siciliano, del pasticcio delle larghe intese.                 
La prospettiva:  una stagione di lottizzazione basata sull’applicazione rigorosa del manuale Cencelli,  che coinvolga tutte le forze politiche  presenti all’ARS.
Rifondazione Comunista evidenzia come  le nomine predisposte da Letta , preludano ad una  riedizione, riveduta e corretta,  del “Modello  Sicilia” di Crocettiana  ideazione, in cui però il Movimento 5 stelle assumerà  sempre di più il ruolo di ininfluente copertura all’azione di un governissimo  che non troverà  più di fronte a se alcuna opposizione istituzionale.
Rifondazione Comunista annuncia una forte opposizione sociale e politica al nuovo inciucio istituzionale  a fianco delle lotte per la difesa dei diritti e del lavoro.
2 Maggio 2013