Gentile Ministro,
in questi giorni l’amministrazione comunale di Messina e la deputazione nazionale della stessa città stanno chiedendo a gran voce i poteri speciali per procedere con il nuovo porto di Tremestieri (Messina), finalizzato a liberare la città dai TIR. Il nuovo porto verrebbe realizzato in un’area ad alto rischio idrogeologico (come acclarato dal Ministero dell’Ambiente e dall’ENEA), a sud dello scalo attuale che si è dimostrato inidoneo ad assorbire il traffico dell’attraversamento dello Stretto. Le scriventi associazioni condividono la necessità di spostare il traffico pesante fuori dall’area urbana, ma non possono condividere scelte non ponderate, quale è oggi quella dell’ampliamento del porto nella medesima località.
Il progetto già pronto e finanziato della Via Don Blasco (che collegherebbe il porto di Messina con la rete autostradale non coinvolgendo il tessuto urbano centrale) sarebbe una soluzione a medio termine, in attesa di una corretta e approfondita verifica del porto di Tremestieri, con l’assunzione di decisioni consapevoli sulla base di una conoscenza dei reali costi (ambientali, sociali, economici) nel breve, medio e lungo termine.
Allo stato attuale, questa conoscenza non c’è e per questo motivo, ci preme chiedere, con la presente, che venga riavviata una nuova e approfondita istruttoria sull’impatto ambientale del nuovo progetto e che non vengano dati i poteri speciali (già dati in passato per la stessa tematica). La Valutazione di Impatto Ambientale già effettuata è infatti da ritenersi datata, carente ed inidonea ad affrontare i problemi di un’opera complessa e costosa in un territorio di alta fragilità, terrestre e marina… (continua a leggere il documento)
Firmato:
Il Presidente dell’Associazione Mediterranea per la Natura – Deborah Ricciardi
Il Presidente regionale di Italia Nostra Sicilia – Leandro Janni
Il Presidente WWF Sicilia Nord Orientale – Maria Grazia Attanasi