Prc Catania: No alla realizzazione dei due nuovi centri commerciali a Scordia e Motta

Provincia regionale di Catania
Partito della Rifondazione Comunista
Conferenza stampa 17/12/2011: no alla realizzazione dei nuovi centri commerciali
Sabato 17 dicembre 2011 presso il gruppo consiliare alla provincia “Comunisti-idv”si è svolta una conferenza stampa per illustrare le ragioni della contrarietà del Partito della Rifondazione Comunista alla realizzazione dei due nuovi centri commerciali di Motta Santa Anastasia e Scordia.
Catania ha la più alta concentrazione di centri commerciali in Europa a fronte di una cronica stagnazione dei consumi che ha portato il commercio in agonia. Centinaia di piccole attività commerciali hanno cessato la propria attività in un territorio che ha visto la crescita smisurata dei “Megastore”. Nei prossimi giorni sono previste due conferenze di servizi che esamineranno l’istanza di apertura di altrettanti centri commerciali nella provincia di Catania, a Motta Sant’Anastasia e Scordia, per un totale di quasi 60.000 metri quadrati di superficie di vendita.Con la realizzazione di questi 2 nuovi centri si raggiungerà quota 12, la più alta concentrazione in Italia.
Questa modello “spazzatura” di sviluppo ha comportato la chiusura di centinaia di piccole attività sul nostro territorio. Hanno creato nuovo lavoro sempre più precario, basti vedere le tipologie contrattuali alle quali sono sottoposti centinaia di lavoratori. Hanno intaccato pesantemente il tessuto socio-economico delle nostre comunità. Come sempre il meridione d’Italia subisce l’esportazione di un modello produttivo indecente e senza possibilità di sviluppo vero. La confcommercio e la camera di Commercio di Catania hanno recentemente presentato dei report che evidenziano come questo modello non sia più sostenibile per la nostra provincia.
Dietro questo proliferare dei centri commerciali si nasconde spesso l’attività speculativa di grandi gruppi finaziari e la presunta infiltrazione del potere mafioso. Sono tanti gli imprenditori catanesi che hanno fatto grandi affari nella realizzazione dei “Megastore”. Non possiamo dimenticare i milioni di euro che entrarono nelle tasche dell’editore Mario Ciancio propietario dei terreni dove è sorto il centro commerciale del quartiere Pigno. Le stesse inchieste giudiziarie hanno portato alla luce gli interessi in questo affare del potere economico catanese vicino a “Cosa Nostra”.Non possiamo non tener conto degli interessi dell’imprenditore, condannato per Mafia Vincenzo Basilotta nella costruzione del “Scordia Megastore”.Qualche anno fa il consiglio comunale di Scordia aveva votato in favore del Progetto di variante allo strumento urbanistico: cambio di destinazione d’uso senza aumento di cubatura da uso industriale ad uso commerciale del capannone dell’ex Copeca utilizzato per la lavorazione di agrumi in Via Matteotti, progetto presentato dalla ditta Scordia Megastore, mandataria del progetto, e che ha acquisito con atto preliminare la disponibilità delle aree dai Fratelli Basilotta Immobiliare . La sede legale della Scordia Megastore è a Giarre in Via A. Damiani Lanza, 18, la stessa dei Fratelli Basilotta. Chiediamo con forza alla magistratura di indagare sui vecchi e nuovi tenativi di  di infiltrazione mafiosa nel grande affare dei centri commerciali.
Il partito della Rifondazione Comunista sostiene attivamente la giornata di protesta indetta davanti al municipio di Scordia lunedì 19 Dicembre in concomitanza alla conferenza dei servizi che dovrà valutare l’istanza di apertura del Megastore.
Catania 17 dicembre 2011
Pierpaolo Montalto – Segretario provinciale Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra
Valerio Marletta – consigliere provinciale Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra