“In merito alla grave situazione finanziaria in cui si trova il comune di Valguarnera, come Partito della Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra ritieniamo opportuno che avvenga una disamina pubblica del bilancio comunale in modo che tutti i cittadini abbiamo chiaro l’attuale stato finanziario del nostro comune. Pensiamo sia opportuno svolgere un’operazione trasparenza che faccia conoscere a tutti i cittadini ogni spesa ed ogni entrata fin nel più minimo dettaglio. Al netto dei vergognosi tagli operati dal Governo Monti e dalla giunta Lombardo in questi anni, ci domandiamo se non ci sia altra soluzione per ristabilire l’equilibrio finanziario del comune che non quello dell’aumento dei tributi, aumento in parte inefficace tenendo conto che la maggior parte delle seconde case ha sede in territorio non Valguarnerese. In merito poi all’aumento dell’aliquota Irpef, ci domandiamo se non esista nessuna speranza di operare un aumento graduale e non improvviso. La nostra proposta è quella di un cambio di rotta in materia di politica economica a partire da un serio dibattito sui costi della politica, intervenendo ad esempio sulle indennità delle cariche istituzionali e sui gettoni di presenza dei consiglieri comunali, eliminando il gettone di presenza aggiuntivo per riunioni delle commissioni consiliari e operando una drastica riduzione degli incarichi professionali agli esterni permettendo un risparmio della spesa corrente. A tal proposito riteniamo altresì che vada condotta un’operazione chiarezza sui costi telefonici (già attenzionati durante il consiglio comunale del 19 c.m.). Auspichiamo inoltre uno studio approfondito per la messa a reddito di alcune strutture comunali tramite procedure di affitto o di comodato d’uso in cambio di lavori atti a ripristinarle. Per quanto riguarda invece i contribuiti alle realtà associative crediamo occorra già dal prossimo bilancio di previsione dell’ente una profonda revisione sui contributi alle associazioni, accompagnando questa revisione con un tavolo di dialogo con le medesime associazioni in modo che sia possibile alle stesse realizzare le attività sociali in pieno raccordo con il comune, affrontando sinergicamente il tema di come sviluppare attività con minori contribuiti.Riteniamo infine non più rimandabile un progetto di discussione con gli altri comuni del comprensorio al fine di avviare una gestione comune dei servizi comunali (unione di comuni), cosa che nel medio periodo potrebbe portare considerevoli risparmi per tutti gli enti interessati. In conclusione riteniamo dunque che vada tentato di tutto al fine di evitare misure recessive che porterebbero unicamente ad un peggioramento della situazione finanziaria del comune nel medio-lungo periodo.”
Calogero Laneri, portavoce comunale del Partito della Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra