Il diritto allo studio, per gli studenti vittoriesi pendolari, è ormai, purtroppo, solo formale. In questi giorni abbiamo, infatti, assistito a scene davvero scandalose. È impensabile che chi viaggia per studiare debba sentirsi dire che “se vuole andare a scuola deve pagare il biglietto (dal momento che l’abbonamento non è più valido) altrimenti può rimanere a casa”.
Come giovani comunisti combattiamo contro i soprusi delle ditte che hanno il monopolio dei servizi di trasporto fin dal novembre 2008, con varie forme di protesta, incontri col prefetto, sit in, manifestazioni, volantinaggi e perfino autobus alternativi a nostre spese, e non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta concreta ma, al contrario, abbiamo trovato disinteresse da parte dell’Amministrazione Comunale, più volte sollecitata, e che si è dimostrata incapace a dare risposte e certezze agli studenti pendolari e ai propri genitori. Ora basta!
Il comune di Vittoria deve prendersi tutte le proprie responsabilità e assumere tutte le iniziative utili alla soluzione del problema.
Il diritto allo studio non è un optional, ma una questione fondamentale: la ditta non può scaricare sugli studenti e sulle famiglie il costo del servizio!!
L’amministrazione comunale deve intraprendere due iniziative:
– la prima è quella di predisporre un piano immediato di rientro dal debito con la ditta incaricata;
– la seconda, più a lungo termine rispetto alla prima, è quella di porre fine una volta per tutte a questo problema acquistando degli autobus e garantendo direttamente il servizio, considerato che il comune spende quasi 400.000 euro in tema di mobilità studentesca.
Vogliamo essere ascoltati, e vogliamo risposte chiare.
Il sindaco e gli entri preposti della nostra città hanno l’obbligo di fare qualcosa, ci siamo stufati delle continue passerelle elettorali.