Interrogazione consiliare del 17.11.2010 a firma dei Consiglieri comunali Romeo Bonsignore e Modaffari Giampiero avente ad oggetto:”Raccolta differenziata porta a porta”
Premesso che numerose esperienze in Italia hanno dimostrate che il sistema di raccolta Porta a Porta dei rifiuti è il più efficace in termini di percentuale dì raccolta differenziata raggiunta e di qualità dei materiali raccolti:
-che il metodo della raccolta differenziata Porta a Porta presenta degli indubbi benefici ambientali in quanto contribuisce in maniera determinante ad evitare lo spreco di risorse non rinnovabili;
-che il metodo della raccolta differenziata Porta a Porta presenta degli indubbi benefici, economici in quanto abbatte radicalmente i costi più consistenti come, ad esempio, il costo di discarica, che diminuiscono in modo inversamente proporzionale all’aumento delle percentuali di raccolta differenziata;
Considerato Che  il 15 marzo 2010 con delibera n 23 il  Consiglio Comunale fra approvato ad unanimità dei presenti (19 voti favorevoli) la Mozione d’indirizzo a firma dello scrivente avente si seguente oggetto “Raccolta differenziata porta a porta”,
che la suddetta mozione mette in evidenza une sene di norme, di seguito riportate, che impegnano gli enti ad avviare la raccolta differenziata al punto di raggiungere l’obiettivo Rifiuto Zero {- il Decreto Ronchi n 22 del 05/02/97 ha ridisegnato la normativa in campo di rifiuti e punta alla  separazione alta fonte dei materiali per avviarli a circuiti di recupero e valorizzazione, limitando fortemente il ricorso allo smaltimento in discarica,
-Che la legge n 296 dei 27/12/2006 (legge finanziane 2007) all’’art 1 comma 1108 si prevedeva che la raccolta differenziata avrebbe dovuto raggiungere almeno il 40% entro il 31/12/2007, il 50% entro ti 31/12/2009 e raggiungere il 60%. mentre i! comma 1109 recita “…..in vista di una progressiva riduzione della qualità dì rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva dì rendere concretamente realizzabili l’obiettivo Rifiuti Zero”.);
che nell’Ambito Territoriale  CLI il sistema attualmente in uso (ti raccolta differenziata nel 2009 ha raggiunto il 10,00% e per lo stesso anno il solo comune di San Cataldo ha raggiunto il 7.06 (dati acquisiti dai sito internet Ato Cl l), ben lontano dal 50% dalla legge finanziari 2007 previsto entro il 31/12/2009:
Considerato
che la mozione in oggetto approvata dai Consiglio Comunale impegna il Sindaco e l’intera Amministrazione ad attivarsi presso ATO Ambiente CL1 S.p.A., dove il Sindaco di San Cataldo è componente del gruppo di azionisti di maggioranza, per;
1) istituzione di isole Ecologiche nell’ambito del territorio dei Comune di San Cataldo
2) avviare la raccolta dei rifiuti “Porta a Porta”; che per un efficace ottenimento di risultati potrebbe essere avviata nel seguente modo.
-gradualmente partendo dal quartiere Pizzo Carano – Decano;
-dopo i primi tre mesi si verifichino i risultati e si adottino eventuali correzioni;
dopo sei mesi si inizi con il quartiere Babbaurra – Viale della Rinascita, seguire con lo stesso intervallo temporale e gii eventuali Aggiustamenti sui quartieri Cristo Re – Santa Germana e terminare entro due anni con il servizio che copra l’intero territorio urbano:
3) istituire una apposita commissione straordinaria che verifichi i tempi e che possa intervenire per indicare gli aggiustamenti necessari (composta da tre consiglieri di maggioranza e due di minoranza)
4} avviare efficaci campagne di informazioni per tutte le utenze domestiche  e non domestiche  tenendo conto di quanto scritto ai punti precedenti,
5) in attesa che il sistema dì raccolta di rifiuti “Porta a Porta” raggiunga la copertura dell’intero territorio comunale, predisporre il potenziamento dei contenitori (campane) di raccolta differenziata;
6) in attesa che il sistema di raccolta dì rifiuti “Porta a Porta” raggiunga !a copertura
dell’intero territorio comunale, predisporre e avviare velocemente la pulizia dei contenitori
presenti a prescindere dalla loro destinazione d’uso
Ritenuto che la raccolta dei rifiuti “Porta a Porta11 rappresenta un efficace strumento di intervento ambientale ed un efficace strumento per ridurre il costo di gestione e permette un adeguato passaggio da “tassa a Tariffa”, inoltre sarà possibile premiare, attraverso la riduzione della tariffa, i comportamenti virtuosi dei cittadini.
Ritenuto che l’Amministrazione Comunale, a nostro avviso, poco ha fatto a! fine di mettere in atto l’indirizzo dettato da! Consiglio Comunale e che tale immobilismo determinerà, con certezza, nel prossimo immediato Muro le condizioni per la richiesta alla cittadinanza di un ennesimo aumento della TARSU che perseverando, con le attuali condizioni di raccolta e conferimento, comporterà incrementi dell’ordine anche de! 50 al 100%.
Il sottoscritto  Romeo Bonsignore nella  qualità  di consigliere  comunale  dei Partito  detta Rifondazione Comunista
INTERROGA la S, V. ai fine di sapere:
Quali e quanti interventi sono stati compiuti al fine di adempiere afta mozione in oggetto;
Quando e con quali atti intende intraprendere l’Amministrazione ai fine di dare corso afta mozione in oggetto
Se in caso dì aumento del costo di gestione corrisponderà un aumento per i cittadini della TARSU.
Risponde  alla interrogazione l’Assessore all’Ambiente Arch. Thierry Ilardo
Con riferimento all’interrogazione consiliare in oggetto, si rappresenta quanto segue:
Ia raccolta differenziata è un progetto fortemente voluto e attenzionato da parte di questa Amministrazione Comunale. Come Assessore al ramo ho già predisposto l’analisi dei costi per l’acquisto delle attrezzature necessarie per effettuare la differenziata ed ho avviato alcune tipologie di raccolta rifiuti, quale quella degli abiti usati, senza gravare sulle tasche dei cittadini.
Allo stato attuale, dall’analisi dei costi effettuata dall’ATO Ambiente, l’attivazione della raccolta differenziata comporterebbe un aggravio dei costi quantificati in acquisto nuove attrezzature per la raccolta porta a porta, abbassamento delle percentuali CONAI, manodopera e quant’altro.
Da ciò deriva paradossalmente che costa meno conferire in discarica i rifiuti indifferenziati, stante anche la grave situazione economica in cui versa l’ATO Ambiente, situazione che non garantirebbe il servizio né a medio né a lungo termine, come abbiamo purtroppo potuto constatare in Comuni  vicini.
Malgrado queste oggettive difficoltà, non imputabili all’Amministrazione, è nostro intendimento attivare la raccolta differenziata per un fattore squisitamente ambientale, stante che al momento non esistono oggettivamente le condizioni per potere bilanciare i costi con i ricavi e stante, come ribadito e come a conoscenza degli interroganti, la situazione economica dell’ATO .
A tal fine è già stata approntata l’oasi accreditata dalla Regione, pronta a partire non appena la ditta proprietaria avrà certezze sulla capacità finanziaria dell’ATO.
Dal punto di vista tecnico mi preme sottolineare che, alla luce dell’attuale legislazione, è ovvio e chiaro che un’ottima differenziata è solamente quella che divide il secco dall’umido nelle aree dove le società territoriali d’ambito  hanno realizzato tutta una serie di servizi per effettuare un’ottimale raccolta, dividendo in centri di stoccaggio i rifiuti stessi, contenendo i  costi della manodopera e intervenendo sulla produzione a monte di prodotti non differenziabili.
Condividendo pertanto quanto esplicitato dagli interroganti, si ribadisce che la raccolta differenziata è un progetto sicuramente condiviso, ma l’Amministrazione Comunale deve prioritariamente valutare, nell’interesse della collettività, l’effettivo sgravio dei costi, non penalizzando l’ambiente e il decoro urbano dalla mancata raccolta dei rifiuti, come si verifica puntualmente a causa della cattiva gestione dell’ATO.
da Comune.San-Cataldo.cl.it