E’ necessario vivere, bisogna scrivere
I Giovani Comunisti di Leonforte iniziano a lottare e testimoniare, a brandire una stilografica o, più realisticamente, la tastiera di un computer da una qualche stanzetta oscura per parlare di collusioni, appalti truccati, soprusi, violenze, abusi di potere…
Ma, nonostante la criminalità e le barbarie da essa perpetrate rivestano sempre un ruolo chiave, accanto a questa politica malata, trova spazio anche la cultura critica, il dissenso, la voglia di lottare per un mondo migliore.
A questi giovani ragazzi non basta più dire non faccio niente di male, sono una persona onesta, per sentirsi innocenti. Pretendono ciò che è loro, la città, l’esistenza, la parola!
Creano comunità ribelli, salpano con il vascello pirata di chi vuole riprendersi il futuro. La loro forza la trovano nel linguaggio, nella ricostruzione di un senso comune collettivo. Viaggiano nelle condutture underground e compaiono nelle strade, nelle piazze. Le loro parole d’ordine sono azione e comunicazione. I Baustelle cantano “è necessario vivere, bisogna scrivere”; vivere e testimoniare: ci vuole davvero coraggio per fare entrambe le cose.
Mariagrazia Romano