Circolare n.1 (13-09-2012) – Campagna di raccolta firme sui Referendum
Alle/Ai Segretarie/i Regionali,
Alle/Ai Segretarie/i di Federazione,
Alle/Ai Componenti del CPN,
Care/i compagne/i
questa è una prima circolare di informazione sugli aspetti politici e organizzativi della campagna referendaria, anche in relazione alle molte sollecitazioni che giungono dai territori. Poiché alcuni aspetti non sono ancora compiutamente definiti, un’altra circolare seguirà la prossima settimana.
Le circolari che invieremo sulla campagna referendaria saranno tutte numerate, perché i territori possano verificare di avere la serie completa delle informazioni. Sempre per facilitare la riconoscibilità delle comunicazioni abbiamo aperto un indirizzo mail apposito: tutte le prossime comunicazioni arriveranno con l’etichetta REFERENDUMLAVORO.PRC ([email protected]).
Invio dei materiali ed Inizio della raccolta firme:
La raccolta delle firme inizierà il 13 ottobre. Per questo entro la prima settimana di ottobre sarà inviata la prima tranche di moduli. I moduli non devono essere vidimati in data antecedente il 12 ottobre, possono invece essere vidimati in data successiva. Su tutti gli aspetti tecnici relativi alla vidimazione e raccolta firme, rinviamo ad un vademecum che allegheremo con la prossima circolare. Intanto vi comunichiamo che l’indirizzo a cui invieremo i moduli è quello dei comitati regionali (che dunque, in quella settimana, dovranno garantire apertura e presenza).
Le iniziative unitarie e le iniziative di ogni soggetto promotore.
Sono state decise tre date in cui realizzare eventi unitari di carattere nazionale: il 13 ottobre all’apertura, il 10 novembre e il 15 dicembre.
E’ anche stato deciso di dare l’indicazione di costruire comitati promotori unitari a livello territoriale (indicativamente provinciale) in grado di organizzare iniziative ed anche una parte della raccolta delle firme.
L’indicazione prevalente nella riunione che si è tenuta è stata tuttavia quella di realizzare la maggior parte della raccolta delle firme da parte di ognuno dei diversi soggetti.
Questo sia per motivi organizzativi che politici.
I motivi organizzativi riguardano il fatto che la campagna referendaria è articolata in diversi quesiti e soltanto i due sul lavoro (articolo 8 e 18) sono in comune. L’IDV presenta poi gli altri due quesiti (finanziamento pubblico dei partiti e diaria dei parlamentari) su cui i diversi soggetti hanno posizioni differenziate. Questo fa sì che IDV abbia necessità di fare i banchetti su tutti e quattro. Per altro verso sia noi che Alba abbiamo espresso la volontà di fare due altri quesiti (pensioni e privatizzazione patrimonio pubblico) su cui gli altri soggetti devono ancora decidere che posizione prenderanno. Quindi la campagna sarà articolata e questo spinge nella direzione che ogni soggetto predisponga i propri banchetti come modalità prevalente.
I motivi politici sono invece relativi al fatto che ogni soggetto concepisce la campagna di raccolta firme anche come un pezzo della propria campagna elettorale. Per quel che ci riguarda coincidendo lo schieramento referendario con la proposta politica che avanziamo di unità della sinistra, siamo interessati a che ci sia la costruzione dei comitati ed un loro protagonismo nel mettere in piedi le iniziative, ma che la campagna di raccolta firme sia anche per noi occasione di visibilità (tanto più data la difficoltà di accedere ai grandi media), e di una presenza capillare sul territorio che possiamo garantire meglio di altri. Il suggerimento è quindi di dare vita ai comitati unitari, programmare iniziative politiche assieme ed un certo numero di banchetti (ad esempio in concomitanza con le tre scadenze nazionali) e poi programmare la maggior parte dei banchetti autonomamente come Rifondazione.
Materiali (volantini, manifesti, sito ecc.)
Verranno realizzati materiali unitari, un logo della campagna ed un sito www.referendumlavoro.it, e si è costituita una segreteria tecnica comune.
Per i motivi prima evidenziati è altrettanto ovvio che predisporremo volantini, manifesti ed altro materiale come PRC.
Organizzazione interna
La campagna referendaria richiede l’investimento totale del partito, per l’importanza politica che ha e per lo sforzo organizzativo. […]
Vi comunicheremo successivamente sia i nominativi di riferimento nella segreteria tecnica comune che le nostre modalità di lavoro e organizzeremo attivi preparatori.
Infine vi ricordiamo che, per quel che ci riguarda, siamo impegnati anche nella raccolta delle firme sulla Proposta di Legge di iniziativa popolare per il reddito minimo, la cui campagna può utilmente essere intrecciata a quella referendaria.
Rimandiamo alla prossima circolare anche per quel che riguarda la nostra posizione precisa sui due altri quesiti depositati dall’IDV.
Un caro saluto,
Roberta Fantozzi, Marco Gelmini