Mancano i soldi per la sanità, mancano i soldi per le scuole, mancano i soldi per il Reddito di Cittadinanza, ma non mancano mai i soldi per le spese militari. È notizia di questi giorni che sono stati commissionati due nuovi sistemi radar a Portopalo di Capo Passero e a Favignana dal costo di ben 2.266.579.37 euro, attingendo a fondi UE. Ancora una volta la Sicilia viene scelta come piattaforma militare e calpestando la volontà delle popolazioni e il paesaggio unico e irriproducibile sono stati avviati già i lavori per l’installazione dei sistemi radar “trasportabili”, da integrare nella Rete Radar Costiera della Marina Militare.
Ci chiediamo quali possano essere le conseguenze sulla salute, e quali quelle sul turismo fonte di reddito per migliaia di conterranei. Di certo, considerata l’ingente spesa effettuata l’impatto sarà notevole perciò invitiamo le cittadine e i cittadini e gli enti locali a mobilitarsi contro l’ennesimo scempio perpetrato a danno della nostra terra. Rendiamo la Sicilia una piattaforma di pace, di storia e di cultura e non un avamposto di guerra. La nostra collocazione geografica, infatti, ci permette di essere i promotori di un percorso di pace e di cooperazione con tutti i paesi mediterranei e del Medio Oriente, contro la crescente colonizzazione dei mari che condividiamo con i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, e della nostra terra. Rivendichiamo il diritto all’autodeterminazione, come sempre nella nostra Storia, e il rispetto alla vocazione naturale dell’isola.
Mimmo Cosentino, Segretario regionale Prc Sicilia.