“Per affrontare l’emergenza rifiuti a Palermo non ci vuole l’esercito ma i carabinieri affinché vadano ad arrestare il Senatore Vincenzo Galioto, ex Presidente dell’AMIA, il quale è responsabile del buco di bilancio che ha ridotto l’azienda in bancarotta – lo dichiara Giusto Catania, eurodeputato di Rifondazione Comunista.
La Procura della Repubblica di Palermo vada fino in fondo; centinaia sono state le assunzioni clientelari alla vigilia delle ultime elezioni comunali e regionali. Milioni di euro sprecati per trasformare l’Azienda Municipalizzata Igiene Ambientale in un comitato elettorale di Forza Italia.
Inoltre, si accertino le responsabilità dell’Amministrazione Comunale – conclude Catania – che non ha garantito la trasparenza dei bilanci e, come se non bastasse, il Sindaco Cammarata si è rifiutato di costituirsi parte civile contro l’AMIA e il suo ex Presidente Galioto per i danni arrecati alla città di Palermo”.