Dalla lettura del Fatto Quotidiano si apprende che gli ispettori nominati nel giugno scorso dall’ex ministro dell’Interno, dietro richiesta del prefetto di Trapani Marilisa Magno, per compiere l’accesso agli atti del Comune di Salemi, hanno terminato il loro lavoro.
La conclusione a cui sarebbero giunti, a quanto pare, è quella che l’amministrazione del sindaco Vittorio Sgarbi “è stata oggetto di infiltrazione mafiosa” e che sul tavolo del ministro Cancellieri sarebbe già pervenuta contestualmente la richiesta di commissariamento per “inquinamento mafioso”. Un documento che, classificato come “riservato”, è stato invece diffuso anzitempo.
Il Partito della Rifondazione Comunista, già nel mese di maggio, subito dopo l’inchiesta giudiziaria “Salus Iniqua”, aveva suggerito al sindaco Vittorio Sgarbi una via d’uscita onorevole: quella delle dimissioni e aveva lanciato un appello ai consiglieri comunali presenti in Consiglio di sottoscrivere una mozione di sfiducia. Una soluzione utile per tutti e necessaria se si voleva ridare dignità alla città di Salemi.
Purtroppo non solo non fummo ascoltati, ma fummo attaccati sul piano personale dal sindaco. Oggi, alla luce delle ultime sconcertanti notizie, consideriamo obbligatorio un atto politico drastico: chiediamo cioè le dimissioni irrevocabili sia del sindaco sia dell’intero Consiglio Comunale per far sì che la città abbia una svolta di cui i cittadini sentono tanto il bisogno.
Trapani 05.02.2011
Lorenzo Lo Re, Segretario Provinciale