da ilfattonisseno.it, 30 giugno 2013
SAN CATALDO – Non si placa la “crisi di maggioranza” che al momento vede Rifondazione Comunista (rappresentata in consiglio da Libertà e Partecipazione) irremovibile su un cambio di rotta che, qualora non fosse attuato, potrebbe portare a una definitiva rottura con la giunta guidata dal sindaco Francesco Raimondi. Oggi a chiarire la posizione del partito di sinistra sono i due consiglieri comunali Romeo Bonsignore e Settimio Culora.
“In riferimento ai tanti comunicati apparsi sui quotidiani locali circa le fibrillazioni e i “mal di pancia” delle forze politiche dell’attuale maggioranza – si legge nel comunicato stampa di Culora e Bonsignore – è opportuno precisare che nel corso degli ultimi incontri con il sindaco, il nostro gruppo consiliare, risanato il bilancio dell’Ente nell’anno precedente, con l’aumento della imposizione locale, e sul quale il nostro gruppo, pur manifestando qualche riserva, ha votato e sostenuto in previsione di un cambio di rotta nell’anno in corso, ha rivendicato una diversa metodologia nei rapporti maggioranza/giunta e soprattutto un ancoraggio programmatico agli impegni assunti con i cittadini nel corso delle scorse elezioni comunali. Abbiamo più volte sottolineato che il vero vincolo di maggioranza è rappresentato dal programma elettorale che lo stesso Vice Sindaco, perdente al primo turno, ha definito sovrapponibile con il programma del Sindaco Raimondi. A distanza di un anno, avere rappresentato alcuni punti di criticità che hanno visto protagonisti alcuni membri della Giunta, è stato tradotto in una mera e mediocre richiesta di poltrone, riconoscendo implicitamente quale definizione e quale idea si ha in questa maggioranza del ruolo degli assessori, non soggetti istituzionali con carica di grande responsabilità, ma in modo più plastico, soggetti legati a semplici posizioni di potere. Abbiamo posto alcuni temi propri del programma elettorale partendo da quanto ribadito dal Sindaco, “nessuno sarà lasciato solo, nessuno resterà ultimo”. Abbiamo rivendicato un ritorno al pubblico nella gestione dei parcheggi a pagamento, attraverso la loro abrogazione o in subordine con una gestione diretta, tesa a introitare il gettito da destinare in servizi e quindi un ritorno economico per i cittadini. Abbiamo prospettato un intervento immediato a favore dei dipendenti della IPAB ricorrendo a forme di convenzione con l’Istituto, implementando i fondi previsti dalla Legge 71 e utilizzando una parte del personale per l’assistenza domiciliare agli anziani , allargando l’attuale platea dei beneficiari , e i dipendenti non in possesso dei titoli necessari, dopo breve percorso formativo, da adibire alla gestione delle strisce blu, di fatto si assicurerebbe uno stipendio decoroso utilizzando il gettito dei parcheggi a pagamento. Assegnazione dei beni confiscati, addizionale comunale, tematica rifiuti, interventi sulla macchina comunale nella sua organizzazione complessiva e una non più procrastinabile attenzione nei confronti dei quei dipendenti che nella passata legislatura sono stati trasferiti o peggio depauperati delle loro originarie funzioni semplicemente per mera appartenenza politica. Per quello che ci riguarda, teniamo fede agli impegni assunti con i cittadini ai quali, sacrificando una parte del nostro credo politico, abbiamo chiesto i sacrifici tesi al risanamento del bilancio, tuttavia, risanato il bilancio, ci pare opportuno riavvicinare le Istituzioni alle tante problematiche che le nostre famiglie vivono quotidianamente con l’approccio di chi in campagna elettorale si rivolgeva a tutti ma in particolare agli “ultimi” ed è con questi cittadini che riteniamo avere vincoli di maggioranza”.