Scicli – Ci stupisce l’atteggiamento di chiusura aprioristica dell’amministrazione di Scicli nei confronti del piano paesistico. Un no secco e immotivato, che ha bollato come “dannosa” quella che potrebbe essere una importante risorsa per la salvaguardia e lo sviluppo del nostro territorio. Una bocciatura che è prova ulteriore della chiusura dell’amministrazione Venticinque alla concertazione con i portatori di interessi e le associazioni presenti sul territorio. Stanno chiusi nella stanza dei bottoni, senza confrontarsi con le forze produttive e con chi ha a cuore la salvaguardia del nostro territorio, che un contributo avrebbero potuto dare a questa delicatissima questione. Che fine hanno fatto i tavoli di confronto, le concertazioni sbandierate da autorevoli membri della giunta e dal sindaco stesso al momento dell’insediamento?
Il drammatico incendio che ci ha privati del polmone verde della Collina Ferita, impone una riflessione su una governance più responsabile e ponderata delle nostre risorse ambientali. Prevenire, gestire, potenziare debbono essere le parole d’ordine.
La Federazione della Sinistra di Scicli si rende disponibile per aprire una discussione ampia e partecipata con artigiani, costruttori ed associazioni ambientaliste per discutere seriamente e sul merito del piano paesistico. E invitiamo l’amministrazione ad aprirsi ed accettare un confronto sereno sulla questione.
Chiudersi nel palazzo e dire che il piano paesistico “fa puzza”, senza ascoltare la città è dannoso ed improduttivo. Su questo terreno sfidiamo l’amministrazione Venticinque e attendiamo una risposta.
Ma, piu’ che attenderla noi, è la città ad attendere un segnale. Lo stato comatoso del confronto politico attuale non giova né allo sviluppo, né alla crescita civile della nostra comunità.
Per il direttivo della Federazione della Sinistra – Scicli

Luigi Cicero, Carmelo Carnemolla