Catania, 13 set. – (Adnkronos) – «I drammatici ritardi e l’incredibile caos con cui si apre l’anno scolastico sono segni eloquenti della crisi sociale e civile che sta travolgendo l’Italia. Una vergogna che assume dimensioni spaventose nelle regioni meridionali. La gran parte degli istituti si trova a cominciare le lezioni senza condizioni essenziali di funzionalità». Lo afferma Luca Cangemi del coordinamento nazionale Federazione della sinistra. «Il dramma del precariato è sempre più grave. Un gran numero di lavoratori e lavoratrici – aggiunge- è stato costretto a emigrare negli istituti del nord, sottoposto a regole capestro mentre per chi è rimasto nel Sud le condizioni si sono fatte ancor più umilianti e incerte». Per Cangemi «le promesse di stabilizzazione, sancite per legge, sono state vanificate mentre la Gelmini prepara nuovi imboscate sul reclutamento e nuove guerre tra i poveri». «È dunque necessaria – conclude Cangemi- una mobilitazione generale, per difendere i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, per contrastare le scelte del governo, per salvare la scuola pubblica come elemento decisivo dello sviluppo del paese».