Valguarnera – La sezione cittadina di Rifondazione comunista, Circolo Pio La Torre, domenica mattina, ha reso omaggio alle tombe dei valguarneresi più celebri. Tombe da anni dimenticate e che, invece, sono state rese decorose dai membri di Rifondazione comunista. Il segretario di sezione, Calogero Laneri, Angelo La Martina e Ignazio La Delfa, si sono recati presso il cimitero comunale e “armati” di secchio e attrezzi vari hanno primo ripulito le varie tombe e poi deposto su ognuna di essa dei garofani rossi. <<Come Partito della Rifondazione Comunista di Valguarnera- dice Calogero Laneri- abbiamo voluto tenere vivo il ricordo di importanti personaggi della cultura e della politica locale, le cui lapidi cimiteriali rimaste abbandonate nell’incuria, ci suggeriscono come troppo spesso la nostra comunità dimentichi i grandi personaggi a cui ha dato i natali. La domenica appena trascorsa ci siamo adoperati al fine di rendere più presentabili le lapidi di alcuni grandi uomini come Francesco Lanza, autore di romanzi, opere teatrali, poesie e racconti che hanno descritto al mondo intero ogni sfumatura della Sicilia e ogni sua originale contraddizione, o poliedriche figure come quella di Giuseppe Loggia, attore di cinema muto, poeta eccentrico, consigliere comunale per il Partito Comunista Italiano che a partire dal 1947 visse prima asceticamente nell’eremo di Contrada Scalpello, poi in scenari analoghi a quelli che faranno da sfondo alle pagine centrali del romanzo di Umberto Eco “Il Pendolo di Foucault”. Ma nell’era della disaffezione alla politica, abbiamo anche voluto ricordare quei personaggi che in modo disinteressato, hanno dedicato con passione ogni istante della propria vita alla politica, uomini come Nino Montesanto, membro del Comitato Antifascista prima e militante del PCI poi, ricordato nel libro di Francesco Giarrizzo come “personaggio dalla parvenza fiabesca, combattivo ed eterno sognatore di una società più attenta verso gli umili”. Nel ricordare il prezzo che la nostra terra ha pagato durante la Seconda Guerra Mondiale, abbiamo inoltre adornato il Monumento dei Caduti Civili, restituendo dignità, proprie nelle ore in cui il Governo è chiamato a decidere sull’acquisto degli F35, a quell’Articolo della nostra Costituzione che ci ricorda come l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Come cittadini di Valguarnera e come militanti di Rifondazione Comunista, abbiamo voluto con questo piccolo primo gesto dare il nostro contributo ad una nuova stagione che metta al centro la valorizzazione della storia del nostro territorio. Rivolgiamo dunque un appello a che questi pezzi della nostra comunità siano sempre tutelati dall’incuria, dall’oblio e dal malcelato disinteresse, perché citando proprio Francesco Lanza, “Bisogna prendere dal passato l’insegnamento per l’avvenire”>>.

di Arcangelo Santamaria su la Sicilia del 17/07/2013