Il 12 giugno andremo a votare, perché votare è un diritto-dovere, perché è sbagliato non scegliere e non schierarsi.
Voteremo per Nicosia, non perché ci è piaciuto come ha amministrato, anzi.
Voteremo Nicosia ma a noi del posto in giunta e della carica di vicesindaco, non ce ne frega proprio nulla.
Voteremo Nicosia perché è l’unica strada percorribile per poter impedire che l’espressione di una destra pericolosa e pasticciona continui a danneggiare la nostra città. Abbiamo l’obbligo di non dare nessun vantaggio al deputato più assenteista dell’ARS, al transumante per eccellenza (nell’ultimo anno e mezzo Incardona è entrato ed uscito da quattro partiti Pdl, Pdl Sicilia, Fli, Forza del Sud).
La scelta di sostenere il candidato di questa destra la lasciamo fare ad Aiello. Finalmente si farà chiarezza. Finalmente vedremo il vero volto politico del leader maximo, di un personaggio che è stato capace di prendere in giro un pezzo della sinistra vittoriese ma non noi, che ha utilizzato i problemi di questo territorio per ingrassare le sue ambizioni personali che crescono come i suoi anni.
Sia chiaro a tutti, TUTTI, la candidatura di Incardona rappresenta la continuità con il sistema Aiello.
Per noi deve cominciare un’altra era che non sia in continuità con le amministrazioni precedenti. Per cambiare pagina siamo costretti ad attraversare un guado.
Bene, attraverseremo il guado e non ci sporcheremo continuando ad evidenziare tutte le contraddizioni che ci saranno come abbiamo fatto in questi anni.
Subito dopo le elezioni ricominceremo con le nostre battaglie, con le nostre rivendicazioni.
Abbiamo l’ambizione di costruire una sinistra nuova, diversa, allegra, vincente, senza torcicollo e libera dai giochetti di piccola supremazia.
La seconda fase della rottamazione senza incentivi è già iniziata.