Ieri mattina abbiamo avuto un incontro con il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia.
Come sempre ci siamo fatti portavoce di una richiesta di nuovi segnali, e di cambiamento rispetto al passato. Segnali importanti che non richiedono solo i Giovani Comunisti ma la città intera.


Compito della sinistra non è e non sarà mai la gestione ordinaria del presente ma cambiare l’esistente, guidare il cambiamento e il rinnovamento. Anche per questo abbiamo detto al sindaco che la delibera 433/2011 non va in tale direzione.
Non volendo entrare nel merito giuridico della stessa anche perché bisognerebbe chiedere al governo nazionale come sia possibile che il collegato lavoro abbia dato la possibilità di richiedere la stabilizzazione a chi ha un contratto di staffista.
E non volendo entrare nemmeno in giudizi personali, il nostro è e rimane un appunto politico ad una scelta amministrativa che per noi è un grave errore.
I diritti vanno garantiti a tutti.
L’atto è un errore perché c’è tanta gente che è rimasta fuori dalla stabilizzazione e molti dei 160 stabilizzati hanno un contratto part-time. I tre collaboratori di nomina diretta dell’attuale sindaco e il segretario particolareggiato dell’ex sindaco Aiello potevano farne davvero a meno. Questo è quello che pensiamo e quello che abbiamo riferito al sindaco.


Non ci sono atti per cui si possa chiudere un occhio e non condividiamo l’idea che l’importante è non si ripeta più.


Abbiamo anche sottolineato l’estrema positività del bando per la gestione del servizio di salvataggio a mare. La nostra politica continuerà ad essere un confronto serrato su tutti i più importanti atti amministrativi (prg, raccolta differenziata, protocolli dei subappalti del porto e autoporto etc etc) e non mancheremo mai di apportare le nostre proposte concrete per un’amministrazione veramente a misura di cittadino.
Purtroppo registriamo che nelle ultime cronache politiche la maggior parte delle forze politiche parla solo di caselle da riempire per i posti di governo e sottogoverno e questo clima rischia di bloccare tutto. Sono scomparsi i contenuti, i problemi della città, le competenze e le capacità. Anche per questo abbiamo manifestato timore per l’empasse sull’assegnazione delle deleghe assessoriali, un timore dettato dalla marea di lavoro che c’è da fare per amministrare questa città.